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venerdì 20 settembre 2024
 
Uno sguardo alla famiglia
 
VitaPastorale

Nonni e nipoti

29/06/2021  La famiglia è il luogo sociale in cui le relazioni diventano legami stabili, di senso e di reciprocità. L'intervento di Francesco Belletti per la rubrica "Uno sguardo alla famiglia" pubblicato sulla rivista "Vita Pastorale"

Negli ultimi anni i cambiamenti demografici sono diventati centrali nel dibattito pubblico e nelle priorità dell’agenda politica, non solo in Italia ma anche a livello europeo e internazionale. Così si divide la popolazione per fasce d’età, e ci si interroga sul crollo delle nascite, sulla difficile condizione dei giovani in cerca di lavoro, oppure sulla crescente quota di popolazione anziana, che viene in genere trattata con toni allarmistici, come una minaccia per la società. Già questo è paradossale. Il problema non può essere: «Ci sono troppi anziani, che vivono troppo a lungo». Il problema, piuttosto, è che nascono sempre meno bambini. Ma ancora più importante è ricordare che, quando si parla di generazioni, ogni fascia d’età non vive isolata dalle altre, ma è innervata in un sistema di relazioni intergenerazionali,che trovano nella famiglia il luogo sociale in cui queste relazioni diventano legami stabili, di senso e reciprocità. La famiglia, in questa prospettiva, è lo spazio privilegiato di scambi solidaristici intergenerazionali, dove ogni generazione, a modo suo, dà e riceve qualcosa, costruendo e rafforzando i legami tra le persone. Così gli anziani sono spesso una risorsa insostituibile per aiutare i genitori con figli piccoli, nel loro ruolo di nonni babysitter, nel supporto economico nei primi anni di vita di coppia, come spazio di ascolto e sostegno nella vita quotidiana. Del resto i figli adulti possono sostenere e aiutare i propri genitori più anziani nelle loro difficoltà, accompagnandoli se sono fragili e bisognosi di aiuto, ma anche nella gestione degli adempimenti burocratici, come supporto economico, vicinanza e compagnia, per evitare solitudine e isolamento. Purtroppo, mentre la famiglia è, in genere, un operatore di scambi solidaristici tra le generazioni, nella vita pubblica e nella destinazione delle risorse sembra innescarsi una competizione, se non un conflitto. I costi del welfare penalizzano i giovani e i bambini, mentre gli anziani sono più tutelati (e assorbono più risorse pubbliche). E «quello che lo Stato dà a uno non è più disponibile per un altro». Per questo è stata molto innovativa l’intuizione di Francesco,che ha sempre valorizzato gli anziani, sia nella loro dignità, in quanto persone, sia nella loro capacità di essere memoria per i più giovani, sia, infine, in quanto “nonni”. Per questo il prossimo 25 luglio si celebrerà in tutta la Chiesa la prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, annunciata all’Angelus del 31 gennaio 2021, ricordando che «la vecchiaia è un dono e i nonni sono l’anello di congiunzione tra le generazioni, per trasmettere ai giovani esperienza di vita e di fede. I nonni, tante volte sonodimenticatie noidimentichiamo questa ricchezza di custodire le radici e di trasmettere. Per questo, ho deciso di istituire la Giornata mondiale dei nonnie degli anziani, chesi terrà in tutta la Chiesa ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimità della ricorrenza dei santi Gioacchino e Anna, i “nonni” di Gesù. È importantechei nonniincontrino inipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché – come dice il profeta Gioele – i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno illusioni [grandi desideri], e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno».

* Direttore del Cisf (Centro internazionale studi famiglia)

 
 
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