Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 15 settembre 2024
 
Una "dolce" iniziativa di solidarietà
 

Uova pasquali e... benefiche

18/04/2014  Un dolce del tutto speciale. Non solo perché ideato da un maestro cioccolatiere bellunese e distribuito dalla Cooperativa sociale Officina Giotto, anche perché parte del ricavato verrà utilizzato per scopi benefici.

È arrivata una nuova e dolce specialità ad arricchire le tavole imbandite per Pasqua: si tratta del particolarissimo “uovo di cioccolato alla stevia”, distribuito dalla cooperativa sociale Officina Giotto. Un uovo che alla classica sorpresa interna associa altre sorprendenti peculiarità, con risvolti sociali ben connotati.

Cominciamo dagli ingredienti. «Questo uovo di Pasqua è stato prodotto in maniera artigianale, con l’utilizzo per l'80% di finissimo cacao raccolto ed essiccato presso il centro di Babahoyo in Ecuador», spiega Nicola Bortoletto, presidente di Officina Giotto. Ma possiamo immaginare di mangiare un uovo realizzato con l'80% di cacao puro, senza l'aiuto di una massiccia dose di zucchero che lo renda meno amaro e dunque piacevole al gusto anche ai bambini? «Qui interviene la novità», prosegue Bortoletto. «L'uovo è completamente privo di zucchero: al suo posto si è utilizzata la stevia rebaudiana, un arbusto originario del Paraguay, dove da secoli alimenta le popolazioni Guaraní con proprietà curative e dolcificanti. Le foglie contengono un insieme complesso di glicosidi, che dolcifica centinaia di volte più dello zucchero senza però fornire calorie. In questo modo il gusto del cioccolato è adatto a tutti e l'uovo può essere mangiato con tranquillità anche da persone con diabete o in sovrappeso».

La ricetta è stata pensata dal maestro cioccolatiere bellunese Mirco Della Vecchia, che nel suo laboratorio di Limana ha miscelato i due ingredienti. «Il cacao è lavorato presso i laboratori dei maestri cioccolatieri italiani: qui viene tostato e raffinato a freddo», continua il responsabile della cooperativa. «L'incontro dei prodotti naturali dell’America Latina con i prodotti italiani di eccellenza, come il cioccolato artigianale, è un risultato dei programmi di sviluppo sostenibile che l’Istituto Italo-Latino Americano (Iila) realizza con il sostegno della Cooperazione italiana. L’Iila, un organismo internazionale formato dal Governo italiano e 20 Paesi del Sud America, si propone di promuovere le eccellenze italiane e latinoamericane e metterle in comunicazione tra loro. Dal 2006 ha attivato progetti per migliorare la produzione e la qualità del cacao ecuadoriano e in breve si è creata una filiera tra piccolissimi produttori locali e piccoli artigiani cioccolatieri italiani, tra cui Della Vecchia».

Anche la stevia utilizzata per l'uovo, prodotta da tre comitati di donne paraguaiane, è frutto di un progetto di sviluppo rurale, in cui l’Iila collabora con il Ministero delle Donne del Paraguay e il Ministero per lo Sviluppo Economico d’Italia.

«L'Istituto si occupa anche di promuovere le buone pratiche nel campo delle politiche sociali», conclude Bortoletto. «Da anni ha rapporti con il nostro consorzio, che dà lavoro ai detenuti, per cercare di esportare in Sud America il modello delle cooperative sociali che operano nelle case di reclusioni italiane. Da qui il nostro inserimento in questo progetto particolare: a loro mancava il distributore e a noi è venuto naturale proporre i punti vendita Giotto in Italia e negli 8 Paesi all’estero in cui siamo presenti» (i riferimenti si trovano nel sito www.idolcidigiotto.it).

Del ricavato delle uova di cioccolato una parte sarà destinata a finanziare le attività delle donne produttrici di stevia e a migliorare le condizioni di vita dei produttori di cacao, altra parte contribuirà al lavoro di 100 detenuti della casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova, città in cui ha sede il consorzio. Nella città del Santo, per coinvolgere nell'atmosfera della festa pasquale persone in difficoltà, nei giorni scorsi sono state consegnate 200 uova alla stevia agli ospiti dell'Opera della Provvidenza di Sant'Antonio (persone con disabilità e malati di alzheimer), altrettante ai frequentanti le cucine economiche popolari. In questi giorni le uova saranno regalate a ulteriori strutture di solidarietà italiane, a partire da Roma per poi toccare altri luoghi sensibili.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo