L'ipertrofia prostatica consiste in un ingrossamento della prostata che tende a svilupparsi in maniera eccessiva, a manicotto, intorno al canale urinario. A causa della compressione dell’uretra, il getto urinario si riduce e, talvolta, simula un’incontinenza urinaria. Le consiglio, comunque, di eseguire un’ecografia delle vie urinarie (rene, vescica, prostata), un’uro ussimetria (indicata per una valutazione del grado di ostruzione) con residuo vescicale postminzionale.
Esistono dei farmaci che possono ridurre il volume della prostata, mentre altri (alfalitici) che possono invece aumentare il getto urinario. Tali medicine, negli ultimi anni, si sono rivelate estremamente efficaci nel ridurre i disturbi legati a questo problema.
In particolare, la terapia per la cura dell’ipertrofia si avvale dell’uso degli alfalitici e degli antiandrogeni periferici, quali la finasteride e la dutasteride, che inibiscono la crescita dell’adenoma prostatico riuscendo, inoltre, in una buona percentuale dei casi, anche a ridurne il volume. Vengono poi utilizzati prodotti fitoterapici (estratti vegetali), la cui azione non è ben nota, ma che sembrano agire sulla componente infiammatoria. Grazie a tali soluzioni, il numero dei pazienti che devono essere operati si è fortemente ridotto. Non tutti i casi, però, ne beneficiano in eguale misura ed è, quindi, necessaria un’attenta analisi per ogni situazione specifica.
Qualora il trattamento medico risulti inefficace, occore, però, intervenire chirurgicamente, con operazioni che hanno lo scopo di rimuovere l’adenoma prostatico, sia con tecniche endoscopiche (resezione trans-uretrale di prostata o Laser), sia a cielo aperto (per via trans-vescicale). Per ultimo, controllerei anche il Psa totale per avere un quadro più completo.