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domenica 28 maggio 2023
 
La campagna
 

Uscire dalla bolla dell'autismo si può

31/01/2020  Aumentano i casi di autismo, sindrome che può essere affrontata con efficacia se la diagnosi arriva entro i due anni, e seguendo il metodo ABA. L'istituto Serafico di Assisi lancia la campagna Fuoridallabolla. Basta postare sui socail una foto con una bolla di sapone che esplode, a significare la possibilità di uscire dall'isolamento dell'autismo

I casi di autismo continuano a crescere a livello globale, a tal punto che le recenti statistiche internazionali ne rivelano un incremento 10 volte superiore rispetto agli ultimi 40 anni. In particolare, nel nostro Paese i Disturbi dello Spettro Autistico (ASD)  colpiscono 1 bambino su 77 (tra i 7 e i 9 anni), stima dovuta anche un affinamento delle capacità di intercettazione precoce del fenomeno. La ricerca oggi ha fatto importanti passi in avanti e, per la prima volta, il futuro dei bambini a cui viene riconosciuto il disturbo entro i due anni di vita è ricco di speranza. In particolare se viene applicato il metodo ABA (Applied Behavior Analysis), molto efficace, che favorisce la riduzione di comportamenti disfunzionali, migliora e aumenta la comunicazione, l’apprendimento e i comportamenti socialmente appropriati. E per sensibilizzare un pubblico sempre più ampio sulla condizione delle persone con Disturbi dello Spettro Autistico e abbattere i pregiudizi e l'isolamento, l'Istituto Serafico lancia la campagna social #Fuoridallabolla a sostegno delle persone con autismo e delle loro famiglie, che lottano ogni giorno per ottenere pari opportunità e inclusione all'interno della società. Dal 30 gennaio 2020 tutti possono sostenere l'iniziativa condividendo sui propri social network (IG / Twitter / Facebook) un selfie o un post in cui sia presente una bolla di sapone che esplode, simbolo evocativo della campagna, ricordando sempre di utilizzare l'hashtag #Fuoridallabolla e di taggare i canali social dell'Istituto Serafico.

 
 
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