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lunedì 07 ottobre 2024
 
VACCINI
 

Entro fine marzo 7 milioni di dosi, si punta a una distribuzione più rapida e capillare

06/03/2021  Il Governo accelera. Per Pasqua, grazie al coinvolgimento della Protezione civile e delle Forze armate, si conta di rendere operativa una migliore rete di somministrazione in modo da raggiungere anche i piccoli centri. AstraZeneca: aperti a partner per produrre in Italia

Obiettivo dichiarato: 7 milioni di dosi almeno (3,5 di AstraZeneca) entro fine marzo, e 30 milioni entro fine aprile, grazie all'arrivo del prodotto della Johnson & Johnson. Il Governo Draghi pigia sull'acceleratore coinvolgendo Protezione civile e Forze armate, puntando a raggiungere anche i tanti paesi e le tante frazioni croce e delizia dell'Italia dei campanili. 

Venerdì 5 marzo è stato fatto il punto ai più alti livelli. C'è stato un meeting tra il ministro della Salute, Roberto Speranza,  quello degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, Protezione civile, Commissariato per l'emergenza e Governatori regionali. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato a palazzo Chigi il Commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Al premier, secondo quanto si è appreso, il Commissario e il capo Dipartimento avrebbero fornito una serie di dati sull'andamento della campagna vaccinale e fatto un punto sulla piattaforma digitale che monitora in tempo reale le somministrazioni.i

Nelle prossime due-tre settimane dovrebbero arrivare in Italia oltre 7 milioni di dosi di vaccini, ha annunciato Figliuolo. Il generale ha sottolineato come sia necessaria una forte velocizzazione nella distribuzione delle dosi, così come sarà cruciale individuare i luoghi dove somministrarle.  I punti vaccinali vanno incrementati, ha spiegato il generale, usando ogni possibilità: siti produttivi, asset protezione civile e forze armate. Il commissariato all'emergenza si farà carico di aumentare i centri vaccinali e dei rinforzi sanitari e organizzativi. 

 

 

ASTRAZENECA: CAPIAMO DRAGHI, APERTI A PARTNER PER PRODURRE IN ITALIA

«Capiamo perfettamente la decisione (presa dal Governo italiano) vista anche la situazione che abbiamo in Europa», ha detto Lorenzo Wittum, amministratore delegato di AstraZeneca Italia in un'intervista esclusiva a ClassCnbc, riportata in sintesi dall'agenzia di stampa Ansa. AstraZenecea ha dovuto chiedere ai siti di produzione europea l'esportazione di 250.000 dosi per l'Australia e tecnicamente, visto che il prodotto finito si fa in Italia (Catalent ad Anagni) l'autorizzazione doveva essere fatta dall'Italia.

Il Governo italiano ha appena annunciato uno stanziamento di mezzo miliardo per creare un polo che possa produrre i vaccini nel nostro paese. «Dò il benvenuto a quest'iniziativa del Governo italiano e siamo a disposizione per verificare che ci siano dei partner in grado di soddisfare questa necessità», ha aggiunto l'ad di AstraZeneca Italia Lorenzo Wittum nell'intervista a Cnbc. AstraZeneca già si appoggia a partner locali in licenza per la produzione.

 
 
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