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martedì 29 aprile 2025
 
Salute in Tv
 

Il virologo Burioni: sui vaccini Tv spericolata

16/05/2016  Burioni, professore di Virologia e immunologia all'Università Vita-Salute San Raffaele ha scritto un post su Facebook per dire quello che non è riuscito a dire il 12 maggio alla trasmissione Virus.

Roberto Burioni è professore di Microbiologia e Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele, medico specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia, ma è noto soprattuto perché da tempo fa informazione scientifica su Facebook, per contrastare le bufale che circolano in Rete in tema di vaccini. Il 12 maggio è stato ospite, in collegamento, alla trasmissione Virus di Raidue trovandosi di fronte come interlocutori "esperti" in materia di vaccini del calibro di Eleonora Brigliadori e di Red Ronnie. Avendo avuto pochissimo spazio per controbattere, il giorno, dopo, su Facebook ha replicato con il post che ora pubblichiamo.


Ieri sera (13 maggio, ndr.), come alcuni di voi hanno potuto vedere, sono stato invitato alla trasmissione “Virus” di Rai2, che parlava di vaccini. La mia voce doveva essere quella dell’esperto che doveva riportare quella che è la verità scientifica. In realtà la trasmissione ha preso una piega davvero pessima. Uno degli ospiti era il padre di un bambino autistico, un imprenditore, che ha affermato che l’autismo di suo figlio dipende dai vaccini. Pur rispettando il dolore di questo genitore, quello che ha detto è semplicemente falso.

La parola è quindi passata, per lungo tempo, ad un DJ in lieve disuso, Red Ronnie. Costui si è prodotto in uno sproloquio senza senso, mescolando vaccini, terapia Stamina, morti bianche (?), l’inefficacia del vaccino contro il vaiolo (qualcuno gli ha detto che grazie al vaccino il vaiolo è sparito?), pericolosità del mercurio (che non c’è più nei vaccini) e concludendo con l’affermazione che uno stile di vita sano, insieme all’allattamento materno, PREVENISCE (sic) le malattie. A chiudere è arrivata Eleonora Brigliadori, della quale nulla dico riportando semplicemente (una presa di posizione scientificamente infondata a proposito di chemioterapia ndr.) un suo recente commento alla morte di una giovane attrice causata da un cancro al seno che illustra sufficientemente il personaggio.

Io ho fatto quello che potevo: ma mi è stato concesso un tempo minimo e infine le mie affermazioni (vere) si sono trovate sullo stesso piano di quelle di questi tre signori, tutte false. Insomma, io che studio i vaccini da una vita ho avuto molto meno spazio di tre personaggi che – credetemi – non sanno né cosa sia un virus, né cosa sia un vaccino. Io penso che questo non debba essere tollerato in generale, ed ancora meno debba essere tollerato in una televisione pubblica, che viene sostenuta dalle nostre tasse e dal canone. Non ritengo che si possano impunemente e volontariamente diffondere notizie non solo false, ma anche pericolose, in quanto potrebbero indurre nei genitori un comportamento che può mettere a rischio grave i figli loro e degli altri. Non ritengo che tutte le tesi e le opinioni debbano avere ospitalità. In un dibattito sull'immigrazione non penso che chi sostiene che i neri siano meno intelligenti debba avere spazio; parimenti se si parla di pari opportunità non considero appropriato fare parlare chi pensa che le donne siano esseri inferiori che si possono picchiare a piacere. Allo stesso modo chi dice che i vaccini provocano l’autismo, bugia di un medico truffatore, non può avere voce in capitolo nell'informazione.

La televisione pubblica inglese, quella alla quale si ispirano i nostri politici, già da molto tempo ha stabilito che su alcuni argomenti non è consentito dare uguale spazio alla verità scientifica e a tesi che non hanno alcun fondamento. Ritengo che il presidente del consiglio Matteo Renzi ed il Direttore della RAI Antonio Campo Dell’Orto nel momento in cui chiedono agli italiani di pagare il canone non possano consentire che questi soldi vengano utilizzati per la diffusione di notizie non solo false, ma anche pericolose. E mi chiedo come il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, possa permettere che, mentre da un lato lei spende dei denari pubblici per migliorare la salute degli italiani promuovendo la prevenzione, dall'altro consente che con gli stessi soldi pubblici si diffondano notizie false che porteranno i genitori a fare scelte che metteranno a rischio la salute dei cittadini.

Noi paghiamo le tasse e sappiamo di doverlo fare perché, tra le altre cose, i soldi che paghiamo vengono usati per tenere in ordine le strade e renderle più sicure. Ieri sera abbiamo visto dei signori che, con i nostri soldi, hanno comprato dell’olio e lo hanno versato in una curva pericolosa. Questo non possiamo tollerarlo. Contro questo dobbiamo gridare forte, e alzare la voce

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