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Benessere

Vaccini: verità e bugie

02/12/2014  Perché bisogna rispettare il calendario vaccinale? Cosa c’è dentro la siringa? La polivalente è davvero sicura? Chiariamo insieme i dubbi più diffusi sull’argomento, tentando di dissipare gli allarmismi.

Vaccinare i propri bambini è un compito etico e sociale.
VERO
. I virologi sostengono che, per debellare le principali infezioni, sia necessario vaccinare almeno l’85-90 per cento della popolazione. Chi aderisce al calendario vaccinale stabilito a livello nazionale collabora al raggiungimento di questo obiettivo, consentendo di sconfi ggere malattie gravi e potenzialmente mortali.

La scelta del momento in cui somministrarli non è arbitraria.
VERO
. I vaccini devono essere inoculati nel periodo in cui le malattie infettive possono avere un quadro più grave e complicato. Per i primi tre mesi di vita, i neonati sono protetti dagli anticorpi ricevuti dalla madre già durante la gravidanza e poi attraverso l’allattamento, ma successivamente il loro sistema immunitario è esposto facilmente agli agenti infettivi. In base all’incidenza di mortalità e morbilità per le singole malattie, viene stabilito il calendario vaccinale.

La malattia naturale dà un’immunità più duratura del vaccino.
VERO
. Il problema è che, per ottenerla, le persone devono affrontare l’infezione naturale, con un rischio di complicanze molto più elevato. 

Gli effetti collaterali indicano che il vaccino sta funzionando.
VERO
. I vaccini sollecitano il sistema immunitario a produrre anticorpi e, in questa fase, possono comparire
manifestazioni normali e di breve durata (fino a otto-dieci giorni).

I vaccini contengono la malattia.
VERO
. Sono costituiti da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri), attenuati o uccisi che – una volta iniettata nel sangue o assunta per via orale – stimola nel corpo una normale reazione immunitaria

È inutile vaccinarsi contro le malattie che sono state debellate nel nostro Paese.
FALSO
. In numerose parti del mondo, questi agenti infettivi sono tuttora presenti: la libera circolazione di merci e persone, dovuta alla globalizzazione, rende i vaccini uno strumento più importante che mai. In Italia, infezioni come la difterite e la poliomielite non sono all’ordine del giorno, ma il rischio di contrarle – seppur minimo – esiste. 

Le malattie infantili non sono così gravi da richiedere un vaccino.
FALSO
. Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno un milione e mezzo di bambini muore per cause prevenibili con una semplice vaccinazione. Il 40 per cento dei decessi sarebbe dovuto
al morbillo: fra le sue complicazioni, infatti, c’è l’encefalite (un’infezione del cervello) che può provocare la morte oppure danni cerebrali permanenti.

Somministrare più di un vaccino contemporaneamente sovraccarica il sistema immunitario dei bambini.
FALSO
. Gli attuali vaccini sono estremamente purificati e sicuri. Quelli polivalenti, che in una singola seduta rendono immuni a malattie diverse, limitano i fastidi per il bambino, che riceve così un’unica iniezione, e mostrano di avere maggiore efficacia, aumentando la produzione di anticorpi specifici. Alcuni studi sostengono addirittura che lo stress subito dal sistema immunitario per un vaccino polivalente è inferiore
a quello di una semplice passeggiata, quando il bimbo viene esposto a sostanze estranee e agenti patogeni.

Nei vaccini c’è il mercurio.
FALSO
. I vaccini pediatrici attualmente disponibili non contengono più tiomersale, un conservante a base di mercurio. Al loro interno ci sono altri additivi, ma nessuno studio ha mai dimostrato che siano tossici.

 
 
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