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lunedì 21 aprile 2025
 
salute
 

Svolta nella lotta alla malaria: l'Oms ha annunciato l'arrivo del vaccino

08/10/2021  I programmi pilota di immunizzazione sono stati realizzati in Ghana, Kenya e Malawi su bambini dai 5 ai 17 mesi. Non viene garantita una protezione totale, ma i risultati dimostrano una riduzione del 30% della malattia nelle sue forme più gravi. "Si parla da tempo di un vaccino per la malaria, siamo fiduciosi che sia la volta buona. Ancora una volta l'unica via è la scienza - il vaccino - a permetterci di progredire", è il commento di Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa Italia

(Foto Reuters: preprazione del vaccino contro la malaria in un ospedale in Kenya)

Svolta storica nella lotta alla malaria. Dopo trent'anni di ricerca, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato nei giorni scorsi l'arrivo del vaccino per prevenire questa malattia che ancora oggi è una delle principali cause di mortalità nell'Africa susahariana, in modo particolare dei più piccoli: più di 260mila bambini sotto i cinque anni nel continente hanno perso la vita nel 2019 per la malaria. In tutto il mondo si registrano 400mila decessi all'anno. La malaria, radicata principalmente nelle zone tropicali e subtropicali, viene trasmessa all'uomo dalla puntuta di una zanzara femmina infetta del genere Anopheles.

I programmi pilota di immunizzazione sono partiti nel 2019 e stati compiuti in tre Paesi, Ghana, Kenya e Malawi, su bambini tra i 5 e i 17 mesi (con la somministrazione di quattro dosi). I risultati indicano una riduzione del 30 per cento della malattia nelle forme più gravi. Il vaccino sarà somministrato in tre dosi tra i 5 e i 7 mesi d'età, con ultimo richiamo a circa 18 mesi. Tuttavia, garantendo una protezione parziale, non può essere considerato come metodo risolutivo della diffusione della malattia.

Secondo Amref Health Africa, la più grande Ong sanitaria africana, si tratta in ogni caso di un traguardo straordinario. «Dobbiamo spingere la malaria in una pagina della storia del passato», afferma Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa Italia. «Come è avvenuto per l'Italia, dove la malaria era ancora endemica fino a metà del secolo scorso, dobbiamo chiudere la partita con la malaria anche nei Paesi africani. Si parla da tempo di un vaccino per la malaria, siamo fiduciosi che sia la volta buona. Ancora una volta l'unica via è la scienza - il vaccino - a permetterci di progredire. Ogni minuto, un bambino muore a causa di questa malattia. Ma tale morte è prevenibile. Secondo il World Malaria Report, pubblicato dall'Oms nel 2019, tra il 2000 e il 2014 il numero di decessi per malaria è diminuito del 40% in tutto il mondo. Tuttavia, è bene non abbassare la guardia».

Diagnosticare in tempo e in modo accurato la malaria è fondamentale per sconfiggerla. Amref supporta i Governi africani nell'adozione e nell'ampliamento di interventi sicuri, come le zanzariere trattate con insetticidi, e la diagnostica. Collabora con l'Ufficio regionale dell'Organizzazione Mondiale della sanità per l'Africa per offrire un corso specifico per operatori di microscopio sui parassiti della malaria, con lo lo scopo di rendere più precisa ed efficace la diagnosi clinica della malattia, che permette di indentificarla tempestivamente e provvedere al trattamento con farmaci quando è ancora nella sua fase iniziale. 

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