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venerdì 11 ottobre 2024
 
 

Valdocco, là dove don Bosco cominciò

18/06/2015 

Tullio Lucca, presidente Adma (Associazione di Maria Ausiliatrice) e la moglie Simonetta. In alto: don Franco Lotto. Foto: Paolo Siccardi/Sync.
Tullio Lucca, presidente Adma (Associazione di Maria Ausiliatrice) e la moglie Simonetta. In alto: don Franco Lotto. Foto: Paolo Siccardi/Sync.

«Due stanze e una tettoia: all’inizio non c’era altro. Eppure questo è il luogo in cui il sogno di don Bosco ha preso vita». Don Franco Lotto, 72 anni, è il rettore della basilica di Maria Ausiliatrice. «Ciascun salesiano qui trova la sua casa. Anche i confratelli nati in altri continenti, quando arrivano in pellegrinaggio si commuovono profondamente, vedendo la loro origine spirituale». Al culmine di un momento straordinario (duecento anni dalla nascita del fondatore) arriverà papa Francesco. «Don Bosco diceva di sentirsi attaccato al Papa più che il polipo allo scoglio. L’affetto per il Pontefice è nel nostro Dna». «Don Bosco spronava tutti ad essere buoni cristiani e onesti cittadini, a vivere dunque in obbedienza al Vangelo la duplice fedeltà a Dio e alla storia che ci tocca abitare», aggiungono Tullio Lucca, presidente Adma (Associazione di Maria Ausiliatrice), 46 anni, e la moglie Simonetta. «La visita del Papa ci interroga sul nostro cammino di credenti laici e di famiglie (cosa farebbe don Bosco se fosse qui oggi?) dentro e fuori la Chiesa».


 
 
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