La maschera é quella di V di Vendetta, il fumetto di Alan Moore e David Lloyd poi adattato al cinema da James Mac Teigue. il film é ambientato
a Londra nel 2038, l'Inghilterra é sotto un regime fascista, ogni
libertà di espressione cancellata in nome della sicurezza nazionale. È
qui che agisce il personaggio di V, eroe tragico che combatterà fino
all'ultimo per denunciare le menzogne del regime e porvi fine.
Vicious man è uno fra i numerosissimi membri che il collettivo Anonymous vanta nel mondo, certamente uno fra i più carismatici. Spesso ospite
dei talk show francesi, questo personaggio misterioso, la cui voce
tradisce la giovane età, é sempre protetto dalla maschera di V di
Vendetta, cosí come tutti gli altri membri di Anonymous.
"Il collettivo
é transnazionale e transgenerazionale, agisce nel mondo intero in nome
del rispetto delle libertà dei cittadini, contro la propaganda, le
lobbies di potere, gli ostacoli al diritto di espressione". Così Vicious Man
spiega il "manifesto" degli Anonymous. Sono migliaia le persone ad
aver aderito sul web alle iniziative promosse dal gruppo. Ad Anonymous, o meglio a una sua "sezione" italiana, è stato anche attribuito il tentativo (fallito) di bloccare il sito Internet del Governo italiano nel febbraio scorso. "Siamo non
violenti, i mezzi che adoperiamo per le nostre battaglie
fanno largo uso delle nuove tecnologie, ma le nostre rimangono azioni
pacifiche, deploriamo ogni forma di violenza".
Il caso Wikileaks
Di Anonymous si é
cominciato a parlare dopo l'esplosione del caso Wikileaks, che per
settimane ha monopolizzato l'attenzione del mondo intero. Naturalmente,
per
i "vendicatori mascherati", sorta di moschettieri moderni dove il
computer sostituisce il fioretto, Julian Assange é un eroe. "Siamo
stati noi a sabotare i siti internet di Mastercard e Visa che avevano
bloccato, senza alcuna giustificazione, i conti correnti di Julian". E
per avere una misura del successo dell'operazione, basti pensare che il
software Low Orbit Ion Cannon (chiamato cosí in omaggio a Star Wars)
che permette anche a chi non ha particolari competenze informatiche di
partecipare ad attacchi cibernetici contro i siti di pagamento tipo
Paypal, é
stato scaricato circa 128.000 volte.
Dopo la vicenda Wikileaks, Vicious
Man si é ancora più impegnato nelle attività di Anonymous. "Quando il
mondo arabo é insorto, abbiamo fatto la nostra parte", spiega. "Nel
momento in cui Gheddafi ha cominciato a mandare carri armato contro i
civili, molti membri di Anonymous hanno organizzato azioni di disturbo
contro il governo libico".
- Azioni di che tipo?
"Sono stati sabotati i
telefax degli uffici governativi, faxando al loro
numero dei fogli completamente neri. L'inchiostro dei fax in questo
modo, si esauriva immediatamente e il surriscaldamento li mandava in
tilt. Coi fax fuori uso, la polizia era meno efficente, molte persone
hanno potuto sottrarsi agli arresti e alle esecuzioni sommarie".
Anonymous ha contribuito inoltre a sostenere le attività dei
blogger
tunisini, egiziani e libici. " Abbiamo fornito loro dei canali
sicurizzati e dei codici criptati con dei numeri di telefono. Quando
Internet é oscurata dalla censura, rimane ancora il telefono, cosí
hanno potuto informarci sulle barbarie commesse dai tiranni".
Come racconta Vicious Man, nella "primavera araba" Anonymous e i
blogger
sono stati attori protagonisti. Per i giovani libici che affrontano
l'ira di Gheddafi, Mohammed Nabbous, il blogger ucciso da un cecchino, é
il nuovo eroe nazionale. "Mo", come veniva chiamato famigliarmente,
gestiva la web tv Lybia Alhurra, il miglior sito per seguire in diretta
gli avvenimenti. Una squadra di moderatori da ogni parte del mondo,
appartenenti alla
diaspora libica, gestiscono una chat e diffondono video in live stream.
I loro contatti sul posto, quali lo scomparso Nabbous, svolgono il
ruolo di corrispondenti. Sono per la maggior parte ingegneri in telecomunicazioni. Anche Mohammed lo era, lavorava per
Telecom Libia. In Siria, sono ancora i social network ad avere un ruolo
cruciale. Nel Paese in fiamme, é in corso una guerra tra giovani. Da
una parte ci sono i giovani che diligentemente hanno ereditato le
abitudini delle vecchie generazioni e le hanno fatte proprie. Come il
presidente trentaquattrenne Bachar El Assad, che da grande voleva fare
l'oftalmologo ma alla morte del fratello maggiore é stato richiamato in
patria in tutta fretta. Ha lasciato gli studi londinesi, il campus, e ha
preso il ruolo del padre.
Dall'altra parte ci sono gli altri
giovani, quelli scesi per le strade, quelli che credono in un mondo
nuovo, che vogliono emanciparsi dal vecchio, quelli che il 15 marzo
scorso, proprio su Facebook hanno invitato i cittadini alla rivolta. Il
pc, la mela di Apple, da meri strumenti di lavoro sono diventati
simbolo di gioventù e di ribellione, non fine a se stessa, ma
finalmente, in nome di ideali. La generazione Anonymous pensa al domani
con un occhio di
riguardo al passato lontano. Non a caso la maschera che indossano é
quella di V, che a sua
volta é stata ispirata da Guy Fawkes, cittadino inglese vissuto nel
1500, leader della cosiddetta Cospirazione delle Polveri, messa in atto
per protestare contro il re e la sua politica intollerante.