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lunedì 12 maggio 2025
 
ACQUA ALTA
 

Venezia, la prova del Mose: San Marco non va sotto

03/10/2020  Che cos'è il Mose, come funziona, quanto costa, perché fa discutere l'opera sperimentata per la prima volta il 3 ottobre 2020

Il suo nome ricorda quello di Mosè, salvato dalle acque, in realtà è più prosaicamente un acronimo per Modulo Sperimentale Elettromeccanico, anche se per tempi del progetto, qualcuno ironizza sul fatto che l'aggettivo biblico non sia mal riposto neanche lì. Il suo scopo è un sistema di dighe a scomparsa progettato per salvatre Venezia e piazza San Marco dall'alta marea. Dopo una prova generale nel giugno 2020 in cui tutte le 78 paratoie si erano sollevate, Il Mose ha affrontato per la prima volta il mare in ascesa il 3 ottobre 2020. E ha funzionato: anche davanti al picco di alta marea l'acqua è rimasta al di là del Mose e la basilica di San Marco è rimasta asciutta. 

La storia

  

Si parlò per la prima volta di costruire una barriera per fermare le acque il 4 novembre del 1966 quando l'acqua alta sfiorò i due metri con effetti devastanti. Tra il dire il fare c'era anche letteralmente di mezzo il mare e servirono decenni di progetti. Nel 1984 si decise che quello giusto avrebbe dovuto prevedere dighe a scomparsa, invisibili in condizioni normali per non deturpare il paesaggio della laguna. Il progetto fu definitivamente approvato nel 2003. All'inizio si pose il termine dei lavori al 2011, ma fu presto spostato al 2016.

Gli scandali

Nell'annus horribilis 2014 invece dell'acqua alta arrivò un terremoto: la Procura di Venezia scoperchiò un giro di tangenti, la gestione del Consorzio Venezia Nuova concessionario del ministero delle Infrastrutture per la realizzazione dei lavori finì sotto la lente dei magistrati e infine commissariato dallo Stato, dato che molti suoi membri coinvolti nelle indagini avevano concluso la propria vicenda giudiziaria con l'applicazione della pena su richiesta, volgarmente nota come patteggiamento. IL 31 dicembre la Corte dei Conti ha stimato il danno erariale in 6,9 milioni di euro, ma sono in molti a temere che la cifra sia sotto stimata. 

I costi

  

La lunghezza del percorso, le difficoltà tecniche, le irregolarità, hanno portato il costo iniziale stimato negli anni Ottanta in 3.200 milioni di lire (pari a 1,6 miliardi di euro) a lievitare fino a 5,5 miliardi, ma c'è chi sostiene che si potrebbe arrivare a 6 miliardi. Resta aperta la grande questione dei costi di manutenzione stimati tra gli ottanta e i 100 milioni annui. Ora almeno si sa che il Mose, seppure incompleto, la consegna definitiva è prevista per il 2021, riesce a tutelare San Marco, o almeno ci è riuscito alla sua prima prova.

IL FUTURO

Il 7 agosto scorso il Consiglio dei ministri ha approvato la norma che costituisce l’Autorità per la Laguna di Venezia che assorbirà le competenze dell’ex Magistrato delle acque, contestualmente il ministero delle Infrastrutture ha annunciato che verrà costituita una società in house (si chiamano così le società di diritto privato, di solito con forma di società per azioni che però lavorano come braccio operativo di un ente pubblico)interamente partecipata dalla stessa Autorità per la gestione e manutenzione del Mose.

Multimedia
Il Mose si alza, l'acqua alta non arriva a San Marco. Le immagini che hanno fatto il giro del mondo
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