(Foto Reuters: medicinali venduti in un chiosco di frutta e verdura a Rubio, in Venezuela)
In un clima di forte astensionismo (affluenza al 47%, dieci punti in meno rispetto alle elezioni di quattro anni fa) e nella quasi totale assenza dell'opposizione che ha boicottato il voto per mancanza di garanzie elettorali, Nicolas Maduro ha festeggiato la vittoria del suo Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) nella stragrande maggioranza dei Comuni venezuelani, alle elezioni municipali del 10 dicembre. Ora, Maduro guarda al prossimo appuntamento elettorale, le presidenziali del 2018, nonostante l'80% dei venezuali oggi sia contro di lui. Piegato dalla crisi economica, unita a una gestione del potere autoritaria da parte del Governo, il Paese continua a sprofondare nell'emergenza umanitaria.
In Venezuela continua a mancare tutto: cibo, beni di prima necessità, medicinali, sia quelli di base che quelli per curare malattie specifiche. Gli ospedali versano in uno stato di assoluto degrado. La mortalità infantile è drammaticamente aumentata a causa della mancanza di farmaci. La stragrande maggioranza dei venezuelani vive in povertà (oltre il 50% in povertà assoluta). Nel Paese sono tornate a diffondersi malattie che risultavano debellate: la malaria a ripreso a mietere vittime non solo nelle aree rurali ma anche nelle città.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, nel 2016 i casi di malaria sono aumentati in vari Paesi sudamericani, come Colombia e Nicaragua. Ma è in Venezuela che si registra l'incremento più decisivo. Nel 2016, stando ai dati governativi, 240mila persone hanno contratto la malattia, registrando un aumento dei contagi del 76% rispetto all'anno precedente. Lo Stato più colpito è quello di Bolivar, dove si concentra il 70% dei casi.
Agli inizi del XX secolo la malaria era endemica per due terzi del Paese. Ma nel 1961 il Venezuela è stato il primo Paese dell'America latina a dichiarare debellata questa malattia. Oltre alla malaria, nel Paese sono tornate a diffondersi tubercolosi, febbre dengue e difterite. Per far fronte a un'emergenza che sta raggiungendo proporzioni immani, qualche mese fa il Governo di Maduro ha finalmente autorizzato la Caritas venezuelana a gestire gli aiuti e a far arrivare nel Paese i farmaci specifici per curare la malaria.
Con la Caritas collabora anche Ali Onlus - Associazione latinoamericana in Italia (presieduta da Edoardo Leombruni, medico chirurgo italo-venezuelano) che ha messo a punto il Progetto malaria per raccogliere e spedire i farmaci necessari alla cura di questa malattia. Le medicine raccolte sono tutte frutto di donazioni. Per informazioni e donazioni, sito Internet www.ali-italia.org