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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Un maestoso Mahler per i vent'anni della Verdi

19/11/2013  L'orchestra milanese celebra i due decenni di vita mettendo in scena l'Ottava Sinfonia del compositore tedesco, diretta da Riccardo Chailly.

Cinquecento settanta elementi tra orchestrali, coristi, voci bianche e 8 solisti di canto. Sono i “numeri” dell'Ottava sinfonia di Gustav Mahler, che ritorna a Milano dopo ben 27 anni di assenza (e, visto lo sforzo che richiede….si capisce il perché di così poche presenze nei cartelloni). Anche la sede dell’esecuzione è molto particolare, visto che per fare posto a tutti occorre spazio per i musicisti e per il pubblico: la scelta è dunque caduta sul  MiCo - Milano Congressi, una nuova struttura congressuale (la più grande d'Europa), realizzata nei padiglioni di Fieramilanocity nel capoluogo lombardo. Ma perché l’Ottava? Per un festeggiamento molto particolare.  La Verdi, l’orchestra fondata nel 1993 da Vladimir Delman, appunto compie 20 anni. E li festeggia con questa occasione molto speciale d’ascolto.

Propiziata dalla presenza di un musicista che in 7 anni di lavoro l’ha plasmata e fatta divenire adulta (la lasciò nel 2005), e che ora torna sul suo podio dopo 8 anni: Riccardo Chailly, oggi Direttore Onorario dell’istituzione (Zhang Xian è il Direttore Musicale, Ruben Jais il direttore artistico, John Axelrod, il Direttore Principale). Giovedì 21 e sabato 23 il pubblico prenderà dunque parte ad un vero e proprio evento: perché l’Ottava, nota anche come “Sinfonia dei mille” a sottolineare il numero di esecutori della prima assoluta, rimane la più imponente sinfonia della storia della musica. Chailly avrà di fronte, oltre all’Orchestra Verdi, il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, il Coro di Voci bianche de laVerdi, l' Orfeón Donostiarra (il più importante gruppo corale di Spagna con più di 100 anni di storia) e 8 solisti. Nell’immenso spazio risuoneranno le note e le melodie ispirate nella prima parte al Veni Creator Spiritus e nella seconda al Faust di Goethe: e le due parti sono collegate da temi comuni e dalla tematica della redenzione per mezzo dell'amore.

Da parte sua Riccardo Chailly (che il direttore generale della Verdi Luigi Corbani ha pubblicamente ringraziato per il suo “dono”, visto che rinuncerà al cachet) ritroverà un’emozione che lui stesso ha raccontato essere stata cruciale nella sua vita: il padre Luciano, compositore ed allora direttore artistico della Scala, lo portò a sentire l’Ottava nella sala del Piermarini con la direzione di Osawa. E lì scattò il suo amore per Mahler. E forse anche per la Scala, che recentemente lo ha designato direttore musicale.

 
 
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