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venerdì 13 settembre 2024
 
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"Verso la Sindone tra i santi"

19/04/2015  Maurizio Baradello, direttore generale del comitato Ostensione 2015, spiega la "filosofia" del percorso offerto ai pellegrini.

Maurizio Baradello.
Maurizio Baradello.

Sarà «un piccolo pellegrinaggio nel pellegrinaggio». Così Maurizio Baradello, ingegnere, direttore generale del Comitato Ostensione 2015, racconta il percorso di avvicinamento alla Sindone: 850 metri di tragitto sinuoso (quasi interamente coperto) che, partendo dai Giardini Reali (a due passi da piazza Castello, cuore di Torino) condurrà i pellegrini nel Duomo di San Giovanni Battista e quindi davanti al prezioso lino.

 

«A un certo punto del percorso i visitatori troveranno immagini e testi relativi all'esperienza dei santi sociali piemontesi». Non poteva mancare un riferimento a don Bosco (celebrato nel bicentenario dalla nascita e presentato insieme ad altri esponenti della famiglia salesiana, da Domenico Savio a Maria Mazzarello), ma si incontreranno anche tante altre figure, più e meno note, legate alla spiritualità e all'impegno verso i più fragili. Soprattutto in tempi di crisi economica, diventa fondamentale «fare memoria di queste persone, capaci di andare incontro ai bisogni quotidiani della gente. Il loro è un messaggio che può parlare a chiunque: c'è sempre qualcosa che possiamo fare per aumentare il benessere della società in cui viviamo».

 

Fede e preghiera, ma anche alta tecnologia: «L'impianto di illuminazione, la teca che custodisce la Sindone, i gas in essa contenuti: tutti questi aspetti – spiega Baradello – sono stati oggetto di uno studio minuzioso, fatto di piccole e grandi innovazioni, che ha messo alla prova le eccellenze del territorio». Sono più di 40 le aziende coinvolte, a vario titolo,  nell'organizzazione dell'evento: 16 hanno operato all'interno del Duomo. «Molte di esse hanno lavorato a prezzi contenuti, qualche volta a titolo gratuito. E' il segno che la Sindone ha una valenza per tutti, anche per chi opera sul mercato e deve obbedire alle leggi dell'economia. Perché generosità e profitto non sono necessariamente in contrasto».

 

A proposito di generosità «spicca l'impegno degli oltre 4.700 volontari, che rappresenteranno il volto accogliente di Torino. Non avranno incarichi di servizio d'ordine ma sapranno stare accanto a chi ha bisogno: all'anziano, al disabile in carrozzina, a chi chiede un'informazione, a chi si mette in coda preparandosi per un tempo d'attesa. Anche grazie a loro si respirerà quell'atmosfera speciale, di serenità e incontro, tipica delle ostensioni».

 

 


 

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