Un gesto piccolo, come lo definisce lui, ma significativo, anche per il momento in cui l'ha compiuto. Monsignor Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, durante la Missa in Coena Domini, quella che ricorda l'ultima Cena dove il sacerdote ripete il gesto della lavanda dei piedi compiuta dal Signore, ha donato al fondo diocesano per i poveri la sua croce pettorale d'oro, un orologio di valore e un anello di platino, regali che aveva ricevuto in occasione della sua ordinazione episcopale.
- Mons. Fontana, cosa l'ha spinta a fare questo gesto?
Ho dato solo un piccolo segno, uno dei tanti che tutti i miei confratelli compiono nelle loro diocesi. Un 'attenzione verso i poveri, gli ultimi, un piccolo gesto ispirato al primato della carità a 5 mesi dal mio insediamento a Arezzo. Un segno delle finalità che voglio perseguire in un momento in cui nella mia diocesi oltre 4.000 famiglie sono toccate dalla crisi. Molte famiglie fanno fatica a pagare le bollette, a volte persino a mangiare...
- Avete un fondo di solidarietà per le famiglie in diocesi?
Si, è il fondo gestito direttamente dalla Caritas ma ormai è quasi esaurito. Il gesto voleva appunto invitare la gente a riflettere sul momento che stiamo vivendo, su come esso sollecita la nostra fede a farsi carico delle fatiche gli uni degli altri. Diverse persone mi hanno detto: "Che bella una chiesa così!", altri hanno aderito facendo delle offerte consistenti.
- I suoi sacerdoti sono stati coinvolti ovviamente...
Certamente. In questo anno sacerdotale il rapporto tra sacerdozio e carità è fondamentale. Anche loro sono invitati a condividere, come già del resto fanno, con i più poveri.
- Nella Messa Crismale del Giovedì Santo è stato offerto l'olio dei poveri...
Abbiamo raccolto davvero molto olio attraverso la generosità di molti fedeli delle varie parrocchie nelle nostre sette zone pastorali. Una parte è stato benedetto per essere usato nei battesimi, cresime, unzione degli infermi e ordinazioni presbiterali. Un'altra parte sarà destinato alle famiglie povere.