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lunedì 09 settembre 2024
 
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«Vi sono vicino e prego per voi»: Francesco tra i terremotati

04/10/2016  Prima ad Amatrice. Poi ad Accumoli e Arquata del Tronto. L'incontro con i bambini e gli sfollati. Bergoglio ha deciso di recarsi in forma privata nei paesi colpiti dal sisma del 24 agosto. La visita nel giorno di san Francesco d'Assisi.

Il Papa ad Amatrice. Foto Ansa.
Il Papa ad Amatrice. Foto Ansa.

E' arrivato alle 9.10, a bordo di una Golf con i vetri oscurati. Jorge Mario Bergoglio ha scelto il giorno di san Francesco per mantenere fede a una promessa: quella di andare tra i terremotati. Il Papa è stato ad Amatrice per poi recarsi ad Accumoli e ad Arcquata del Tronto, i paesi simbolo del sisma che il 24 agosto scorso ha colpito duramente il Centro Italia. Una visita, la sua, tenuta il più possibile riservata «per non disturbare».

Da sinistra: monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, accoglie papa Francesco in visita privata tra i terremotati nelle zone colpite dal sisma. Foto Ansa.
Da sinistra: monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, accoglie papa Francesco in visita privata tra i terremotati nelle zone colpite dal sisma. Foto Ansa.

Accompagnato dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, è subito entrato nel locale della scuola provvisoria realizzata ad Amatrice dalla Protezione civile del Trentino, un container dipinto di rosso, per incontrare alunni e insegnanti. Per il Papa i bambini delle elementari hanno intonato il canto dell’amicizia e a lui hanno regalato i loro ricordi del dramma del sisma, soprattutto disegni. Francesco li ha abbracciati e salutati uno ad uno.

Il Papa ad Amatrice. Foto Agenzia Sir.
Il Papa ad Amatrice. Foto Agenzia Sir.

Dopo la visita alla scuola, dove si è intrattenuto circa 20 minuti con alunni e insegnanti, papa Francesco ha raggiunto la zona rossa e accompagnato dai Vigili del fuoco si è incamminato lungo Corso Umberto I tra le macerie. Da solo e in silenzio, si è fermato davanti alle macerie per pregare. «Vi sono vicino e prego per voi», ha detto il Papa parlando con i terremotati. Lo riferiscono fonti vaticane. «Non sono venuto prima per non creare problemi tenuto conto delle vostre condizioni. Non volevo dare fastidio», ha aggiunto.

Il Papa ad Amatrice. Foto Ansa.
Il Papa ad Amatrice. Foto Ansa.

«Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto, che un saluto, e non volevo dare fastidio e per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che dovevo venire da voi! Semplicemente per dire che vi sono vicino, che vi sono vicino, niente di più, e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi. Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova».

Il Papa ad Amatrice. Foto Agenzia Sir.
Il Papa ad Amatrice. Foto Agenzia Sir.

Sono le parole rivolte questa mattina da papa Francesco ai terremotati, subito dopo la visita alla scuola provvisoria. Dopo la benedizione, riferisce Radio Vaticana, il Papa ha voluto pregare l’Ave Maria con le persone presenti: «Andiamo avanti, sempre c’è un futuro. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie. Preghiamo la Madonna per loro, lo facciamo tutti insieme. [Ave Maria…] Guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, e aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie».

Il Papa ad Accumoli. Foto Ansa.
Il Papa ad Accumoli. Foto Ansa.

Papa Francesco s'è poi recato nella residenza sanitaria assistenziale San Raffaele a Borbona di Rieti, che accoglie ospiti non autosufficienti e non assistibili a domicilio. La struttura ospita 60 persone, una parte della quale sfollate a causa del terremoto. Lì Bergoglio ha pranzato, mangiando riso in bianco. Quindi si è diretto ad Accumoli, dove è entrato nella zona rossa accompagnato - tra gli altri -  dal commissario alla ricostruzione, Vasco Errani e dal capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Dopo la visita alla zona rossa, il Santo Padre ha proseguito alla volta degli altri borghi colpiti dal sisma tra cui  Pescara del Tronto ed Arquata del Tronto, insieme al vescovo di Ascoli Piceno, monsignor Giovanni D'Ercole. L'ultima tappa è stata Norcia, in Umbria, dove è stato accompagnato dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Alle 15.30 papa Francesco è ripartito per Roma. Durante la visita del Santo Padre, una scossa di magnitudo 3.6 è stata nettamente avvertita dalla popolazione. L'evento  è stato registrato alle 14.41 a sette chilometri da Norcia. Il comune più vicino all'epicentro - due chilometri - è quello di Castel Sant'Angelo sul Nera, in provincia di Macerata. In precedenza, alle 14.21, una scossa di magnitudo 2.1 si era verificata in provincia di Rieti, con epicentro a due chilometri dalla frazione di Greccio.

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