Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 08 novembre 2024
 
 

Vino: l'Italia sorpassa la Francia ed è il primo produttore di vino al mondo

09/10/2015  L'Italia ritorna a essere il primo produttore di vino al mondo. La Francia viene sorpassata, mentre al terzo posto c’è la Spagna. Per stilare la classifica sono state utilizzate le stime pubblicate a fine settembre da Bruxelles in base alle autodichirazioni degli Stati membri: l'Italia avrebbe raccolto 48,8 milioni d'ettolitri di vino, la Francia 46,45 milioni.

Vini italiani contro vini francesi: è una disputa annosa quella che contrappone le due patrie europee della viticoltura per il primato assoluto. E quest’anno per la Francia c’è stato un doppio brutto colpo.

Il primo, forse il peggiore, è arrivato ai primi di settembre di quest’anno, quando il premio internazionale Sparkling Wine Producer of the Year per le migliori bollicine del mondo 2015 è stato assegnato alle Cantine Ferrari. L’azienda di proprietà della famiglia Lunelli si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento, mettendo in fila i cugini francesi della Champagne Charles Heidsieck e Luis Roederer.

La Champagne, del resto, aveva già subito un anno fa il sorpasso da parte delle bollicine italiane in termini di quantità: 320 milioni le bottiglie italiane stappate nel 2014, contro i 307 milioni di vini “sparkling” francesi.  

E ora che la vendemmia del 2015 si sta avviando alla conclusione è arrivata la doppietta, con l’annuncio, giunto proprio da Parigi, che l'Italia ritorna a essere il primo produttore di vino al mondo. La Francia viene sorpassata, mentre al terzo posto c’è la Spagna. Per stilare la classifica sono state utilizzate le stime pubblicate a fine settembre da Bruxelles in base alle autodichirazioni degli Stati membri: l'Italia avrebbe raccolto 48,8 millioni d'ettolitri di vino, la Francia 46,45 millioni e la Spagna 36,6 millioni. Più staccate Germania e Portogallo.  

Fondamentale, per il primato di qua delle Alpi, è stato il clima favorevole, che ha garantito un’ottima maturazione delle uve, tanto che in diversi territori si parla già di annata storica per quantità e qualità.

La produzione d’uva in Italia è cresciuta quest’anno del 13 per cento, mentre il clima secco ha ridotto dell’1 per cento quella francese.

Coldiretti ha segnalato inoltre che in Italia si produce oltre un quarto (il 28 per cento) del vino europeo.   Dal governo italiano, grande attenzione al comparto, alla luce appunto del patrimonio vitivinicolo nazionale: così ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina: «L'Italia si conferma la patria del vino, tornando ad essere leader anche nella produzione. Abbiamo una ricchezza straordinaria con oltre 500 vitigni coltivati e vogliamo valorizzare ancora di più il grande lavoro fatto dalle aziende vinicole in questi anni. Per questo a Expo abbiamo dedicato al vino italiano un padiglione che ha mostrato a più di un milione e mezzo di visitatori la forza, la storia e il futuro di questo settore. Siamo pronti a sostenere con ancora più determinazione l'export che ormai supera stabilmente i 5 miliardi di euro all'anno".

I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo