Sono 50 i medici, gli infermieri e i volontari che si alterneranno fino al 18 novembre presso l’ambulatorio Madre di Misericordia voluto da papa Francesco presso il colonnato di piazza San Pietro.
Un servizio non stop, dalle 8 alle 17, offerto gratuitamente ai poveri e ai bisognosi. In vista della Giornata mondiale dei poveri, che il Papa celebrerà con una messa e con il consueto pranzo con senza dimora e fragili, il Pontefice ha voluto che si allargassero le maglie dell’assistenza gratuita di cui già da tempo si occupa il Dicastero per il Servizio della Carità.
Visite di medicina generale e specialistiche, ecografie, esami del sangue, medicazioni, vaccinazioni antinfluenzali e tamponi Covid 19. Inoltre verranno forniti i farmaci e le terapie necessarie a chi ne ha bisogno.
Tra i servizi sono inclusi prestazioni di cardiologia, ortopedia, oculistica, odontoiatria, otorinolaringoiatria, reumatologia, chirurgia generale, nefrologia, audiologia, psichiatria, chirurgia vascolare, angiologia, gastroenterologia, ginecologia, podologia. Ma non si tratta solo di una visita medica. L’ambulatorio è anche l’occasione di incontrare le persone, di parlare con loro, di capire di cosa altro c’è bisogno. Continua, infatti, anche il sostegno economico, in particolare per pagare le bollette, grazie alla generosità di UnipolSai. E in attesa del pranzo nell’aula Paolo VI, questa volta offerto da Hilton Hotels in Italia, Francesco ha sottolineato, nel suo Messaggio per la Giornata, che questa è «segno fecondo della misericordia del Padre, giunge per la settima volta a sostenere il cammino delle nostre comunità.
È un appuntamento che progressivamente la Chiesa sta radicando nella sua pastorale, per scoprire ogni volta di più il contenuto centrale del Vangelo. Ogni giorno siamo impegnati nell’accoglienza dei poveri, eppure non basta. Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte. Per questo, nella domenica che precede la festa di Gesù Cristo Re dell’Universo, ci ritroviamo intorno alla sua Mensa per ricevere nuovamente da Lui il dono e l’impegno di vivere la povertà e di servire i poveri».