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venerdì 13 settembre 2024
 
lutto in casa savoia
 

La scomparsa di Vittorio Emanuele, figura inquieta e controversa di Casa Savoia

03/02/2024  Figlio di Umberto II, l'ultimo re d'Italia, e di Maria José, sposato con Marina Doria e padre di Emanuele Filiberto, rientrò in Italia dall'esilio nel 2003. La sua vita, segnata da vari scandali, fu spesso turbolenta e sopra le righe

L'annuncio è arrivato dalla "Real Casa di Savoia": «Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra». Figlio di Umberto II, l'ultimo re d'Italia, e di Maria José, Vittorio Emanuele avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. Sposato con Marina Doria, con la quale ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto, l'8 settembre del 1943, quando avwva 6 anni, lasciò Roma insieme alla madre Maria José - mentre le tre figlie femmine, Maria Gabriella, Maria Beatrice, e Maria Pia, la primogenita, restarono in Portogallo col padre - studiò al rinomato collegio svizzero Rosai. Dopo il referendum del 1946 che sancì la vittoria della Repubblica, visse in esilio fino a marzo 2003, quando fu cancellata la XIII disposizione che vietava il rientro dei discendenti maschi in Italia e lui potè rientrare. 

Vittorio Emanuale è stato una figura sicuramente sopra le righe, che ha occupato i rotocalchi prima, poi le pagine dei giornali in alcuni casi di cronaca giudiziaria. Una curiosità: alla sua nascita la madre chiese a un noto astrologo dell'epoca, che aveva l'atelier in via della Scrofa a Roma, una sorta di profilo astrale. L'astrologo disse che se non fosse stato adeguatamente seguito avrebbe potuto commettere delle sciocchezze, come si legge in un quaderno che conservava la regina Maria Josè nel suo archivio..

Fin dall'inizio la sua vita fu segnata da colpi di testa. Ebbe un rapporto problematico con il padre fin dall'adolescenza. Re Umberto disapprovò alcune sue azioni, come fare un blitz a Torino, andare a iscriversi all'università e farsi vedere poi al circolo del Wist il circolo nobiliare di Torino. Un altro colpo di scena fu quando sorvolò con un elicottero al principio degli anni ‘60 Piazza Plebiscito a Napoli durante una sorta di manifestazione monarchica. Ci fu poi la vicenda del matrimonio con una donna non di sangue reale, come invece prevedevano le leggi dinastiche: il padre gli scrisse diverse volte che se avesse fatto questa scelta sarebbe stato fuori dalla successione. Ma lui, convinto per amore - forse questo è il tratto più bello della sua vita, l’amore per sua moglie difeso tutta la vita -, si sposò con Marina Doria, prima in maniera avventurosa a Las Vegas, poi anche con rito religioso.

In seguito, cominciarono gli anni dei grossi scandali giudiziari: uno di questi fu l'iscrizione alla P2. Così come fece enorme scalpore la vicenda nel 1978 del giovane tedesco Dirk Hamer, colpito da un colpo d’arma da fuoco - e in seguito deceduto - mentre dormiva a bordo dello yacht di Vittorio Emanuele davanti all’Isola di Cavallo, in Corsica. Vittorio Emanuele fu arrestato e finì sotto processo in Francia. Nel 1991 fu proscolto daall’accusa di omicidio ma condannato a sei mesi per porto d’armi abusivo. La vicenda ebbe comunque degli strascichi per anni.

Nel corso della sua vita Vittorio Emanuele continuò ad essere sempre sopra le righe, anche negli ultimi anni, partecipando ad esempio a un rally in Egitto. Nel 2002 prese le distanze dalle leggi razziali, accettò la fine della monarchia e giurò fedeltà alla Costituzione della Repubblica italiana. Ma chiese poi allo Stato italiano 260 milioni di euro come risarcimento per l’esilio e la restituzione dei beni confiscati. La sua fu sempre una personalità molto controversa e inquieta: durante il processo a suo carico in Francia, i giudici richiesero per lui una perizia psichiatrica. La perizia riscontrò in lui una sorta di inadeguatezza al suo cognome storico.

 

 
 
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