I migranti bloccati nel limbo dei campi greci vivono in condizioni disperate, fatte di violenza, scarso accesso a cibo, cure mediche e informazioni. E' quanto emerge da Lasciati nel limbo il rapporto lanciato oggi da ActionAid e Oxfam, dove sono raccolte le testimonianze di oltre 250 persone dai campi profughi di Lesbo, Atene e dell'Epiro. L'aspetto più evidente è lo stato d'ansia e il grave disagio che deriva dalla quasi totale mancanza di informazioni su quello che riserva loro il futuro.Dopo la chiusura delle frontiere in Nord Europa e dopo l'accordo UE-Turchia, sono oltre 50.000 i migranti, - in fuga da guerra e povertà - rimasti bloccati in Grecia e costretti a vivere in centri di detenzione, edifici abbandonati o campi improvvisati.
Oxfam, la ong che aiuta 3.000 persone in sei diverse aree della
Grecia con la fornitura di acqua potabile, servizi igienico-sanitari e
distribuzione di cibo, lancia oggi la Campagna “Stand as One. Insieme
alle persone in fuga" per chiedere al Governo Italiano di garantire
sicurezza, protezione, dignità ed un futuro migliore alle persone in
fuga, impegnandosi per la tutela dei loro diritti
Anche ActionAid
opera sul campo nella crisi dei rifugiati in Libano e Giordania, e dal
2015 con un programma anche in Grecia che gestisce alcuni centri
all'interno dei campi profughi attenti ai bisogni delle donne
distribuendo kit igienico-sanitari. Smcje Il 19 maggio scorso Oxfam,
insieme a Diaconia Valdese e Borderline Sicilia,