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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Teatro, che bravi i fratelli Servillo

30/12/2013  "Le voci di dentro" di De Filippo interpretato da Peppe e Toni Servillo è lo spettacolo teatrale del 2013. Anche per l'attualità del tema: una famiglia che, di fronte alla difficoltà, anziché unirsi si divide.

Fra gli spettacoli teatrali del 2013 emerge Le voci di dentro di Eduardo de Filippo, una coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Teatro di Roma, Teatri Uniti di Napoli, interpretato dai fratelli Toni e Peppe Servillo. La complicità in scena tra i due Servillo, fratelli anche nella finzione scenica nei ruoli di Carlo e Alberto Saporito, espressa in occhiate, sorrisi, ammiccamenti, oltre che in una dialogo serrato, rende eccezionali i loro duetti e consacra lo spettacolo come uno fra i più intensi della passata stagione, premiato anche dal successo di pubblico e di critica.

Toni e Peppe sono riusciti a interpretare insieme il ruolo dei due fratelli Saporito, differentemente da Eduardo e Peppino De Filippo a causa della rottura del loro sodalizio artistico di poco precedente alla messa in scena eduardiana del testo. Inoltre Peppe Servillo, abitualmente cantante degli Avion Travel, ha ripreso a recitare dopo molti anni, aggiudicandosi il 9 dicembre 2013 il prestigioso Premio Ubu 2013 come miglior attore non protagonista sbaragliando altri attori.

Altro motivo di interesse è la critica di De Filippo ai comportamenti egoisti e ipocriti che alcune persone rivelano nei momenti difficili,
come poteva essere il dopoguerra, durante il quale è stata composta la commedia (1948), o come può essere oggi la crisi economica. Infatti il drammaturgo e attore napoletano punta il dito contro la crisi morale provocata dalla distruzione delle relazioni umane sincere anche all’interno di una famiglia: i protagonisti della commedia Le voci di dentro invece di unirsi in un momento di difficoltà si aggrediscono, pronti ad accusarsi gli uni gli altri. Alberto e Carlo Saporito affittano sedie alla gente per assistere alle feste popolari, unico espediente rimasto loro per sopravvivere grazie all’iniziativa avuta in passato dal padre. Quando Alberto sogna, convinto che sia vero, che i vicini Cimmaruta abbiano ucciso l’amico Aniello Amitrano, li denuncia e insinua il sospetto tra i componenti stessi della famiglia. Si vede così come in una famiglia sia difficile rimanere uniti in un momento di tensione: i Cimmaruta si accusano fra loro del presunto omicidio, mentre Carlo vuole farsi cedere il commercio delle sedie per il timore che il fratello venga arrestato per falsa testimonianza. La bravura di tutti gli interpreti della compagnia evidenzia la vivacità del testo, arricchito da sketch divertenti tra voci reali e “voci di dentro” del sogno e della diffidenza nata fra loro. Fra tutti che bisticciano, svetta, proprio per il suo silenzio, lo zio Nicola che assiste attonito ai litigi familiari, esprimendosi solo con i fuochi d’artificio che fa scoppiare come segnale di disappunto, perché reputa inutile ogni parola, quando nessuno ascolta realmente.

Lo spettacolo diviene oggi simbolo di come le persone reagiscono in un momento di crisi economica e dei valori, offuscando la loro obiettività. Anche la scenografia di Lino Fiorito con il palcoscenico in pendenza verso gli spettatori, a indicare la precarietà, con le sedie inutilizzate accatastate, contribuisce all’efficacia dello spettacolo.

Lo spettacolo è ancora in tournée, ecco le date: NAPOLI Teatro San Ferdinando dal 2 al 12 gennaio, PARIGI MC93 Bobigny dal 15 al 19 gennaio, MODENA Teatro Storchi dal 13 al 16 febbraio, PADOVA Teatro Verdi dal 4 al 9 marzo, GENOVA Teatro della Corte dall’11 al 16 marzo, TORINO Teatro Carignano dal 18 al 23 marzo, CREMONA Teatro Ponchielli 8 e 9 aprile, VENEZIA Teatro Goldoni dal 23 al 27 aprile, MADRID Teatros del Canal 15,16,17 maggio, TORINO Teatro Carignano dal 27 maggio al 1 giugno

 
 
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