La semplicità di Francesco ha conquistato credenti e non credenti, diffondendo una straordinaria gioia e speranza per un mondo più giusto e accogliente. Con i suoi gestie le sue parole, che vanno dritte al cuore dichi l’ascolta, ci fa rivivere quella “primavera della Chiesa” che fu il concilio Vaticano II. E ci infonde ottimismo, perché – come dice – non può esistere un cristiano triste. Francesco è un Papa “rivoluzionario”, in pochi mesi ha dato vita a un nuovo corso, ha mostrato il volto bello di una Chiesa misericordiosa, attenta alle “periferiedell’esistenza”, i poveri in particolare.
Ma per noi di Famiglia Cristiana, lettori inclusi, è anche un “Papa di famiglia”, come abbiamo scritto in copertina. Non solo perché bacia e abbraccia con tenerezza i bambini e i loro genitori, ma perché lo sentiamo vicino. E vogliamo, ogni settimana, raccontarne la straordinaria avventura di amore, apertura e dialogo con tutti. Per pura coincidenza, ma forse è meglio dire “secondo Provvidenza”, l’uscita di questo numero di Famiglia Cristiana, completamente nuova nella veste e nei contenuti, coincide con il primo incontro, a livello mondiale, che papa Francesco ha con le famiglie a Roma, il 27 ottobre, sulla “gioia della fede”.«È una grande festa per le famiglie cristiane, per i genitori, per i figli, per i nipoti», come ci ricorda monsignor Vincenzo Paglia, «per dimostrare il fascino di quella che è la cosa più bella del mondo: la famiglia».
Da più di ottant’anni, noi ne siamo al servizio, facendo la “carità della verità”, come voleva il beato Giacomo Alberione. E raccontando “i fatti mai separati dai valori”, come abbiamo evidenziato sotto il titolodella testata. Impegno che resta immutato, anzi si rafforza con la “nuova” Chiesa di Francesco, per una stagione di maggiore impegno dei cattolici nella vita del Paese, soprattutto sui temi della famiglia, della solidarietà e dell’etica.Come raccontiamo nel “Manifesto di Famiglia” e come vogliamo fare con un rinnovato patto di fedeltà e di collaborazione con voi lettori, parroci e tutti coloro – speriamo tanti – che si aggregheranno per questa missione di evangelizzazione.