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martedì 08 ottobre 2024
 
PER CHI HA BISOGNO
 

Volontari di strada: i ragazzi di suor Paola

06/10/2019  Sono otto ragazzi e quattro ragazze e andranno ad aiutare la celebre commentatrice di "Quelli che il calcio" e grande tifosa della Lazio, con la sua associazione Società e Speranza per portare cibo, coperte e protezione ai poveri che dormono e vivono lungo le sponde del Tevere e negli angoli nascosti di Roma.

«Quest’anno mi impegno ad aiutare i poveri per Dio, per la So.Spe (l’Associazione Società e Speranza di suor Paola, n.d.r.) e per i fratelli». Con queste parole, pronunciate durante la messa nella Chiesa di San Giacomo alla Lungara, a Roma, otto ragazzi e quattro ragazze sono “ufficialmente” diventati Volontari di strada, nome dato dall’infaticabile suor Paola D’Auria al nuovo gruppo di solidarietà da lei creato. Il loro compito? Percorrere il Lungotevere e cercare sotto i ponti, nei canneti, nelle zone isolate, le persone che vivono lì, all’aperto, per portare loro cibo e indumenti, nonché segnalare casi che necessitano di interventi urgenti.

La seicentesca chiesetta dove si è svolta la cerimonia è nel cuore di Trastevere, a due passi dal carcere romano di Regina Coeli, dove suor Paola da anni visita i carcerati e di cui il celebrante, padre Vittorio Trani, è cappellano. In questa cornice, al momento dell’offertorio i dodici ragazzi di “suor Pi”, che hanno partecipato alla messa seduti accanto all’altare, sono stati chiamati uno a uno, e padre Trani ha consegnato loro la divisa, nei toni del blu, che indosseranno durante il servizio. Ad affiancarli come angeli custodi nel corso delle attività ci saranno i volontari dell’Associazione CCC Martiri di Nassiriya, composta da Carabinieri in congedo, rappresentata da Sandro Silbi e Franco Leva, che hanno partecipato alla cerimonia in uniforme.

Suor Paola, diventata famosa qualche anno fa come esperta commentatrice – nonché sfegatata tifosa laziale – nella trasmissione tv “Quelli che il calcio”, è impegnata su più fronti a favore degli ultimi: aiuta le donne in difficoltà offrendo ospitalità a loro e ai loro figli in case famiglia, gira con un camper a distribuire cibo e indumenti ai poveri, organizza collette alimentari nei supermercati… Ai giovani chiamati oggi a raccolta, la religiosa ha ricordato: «Il nostro compito è scoprire dove sono i poveri, per poi dare loro una mano tutti insieme». Don Trani ha sottolineato: «Vedere questi ragazzi è un soffio bello di vita! Noi che siamo adulti sappiamo dare il giusto peso al loro gesto: invece di ammazzare il tempo in discoteca, scelgono di passarlo così, per il bene degli altri».

A nome dei volontari ha parlato Giorgio, 16 anni: «Appena suor Paola mi ha proposto questo percorso ho pensato prima di tutto che anche un solo gesto può fare la differenza. E poi mi sono ricordato della sua regola: è dalle piccole cose che partono i cambiamenti decisivi. La vita non va vissuta solo per noi, ma soprattutto per gli altri».

Parole semplici di un cuore puro di ragazzo che, come i suoi compagni, è stato abituato a occuparsi dei fratelli sin da piccolo. Suor Paola, che insegna alle scuole elementari dell’Istituto Sacro Cuore di Roma, getta infatti i semi della fratellanza coinvolgendo i bambini già da quando hanno sette-otto anni. «I Volontari di strada sono stati tutti miei alunni», racconta. «Hanno iniziato a venire con me a Natale nelle scuole delle periferie, per portare dolci e regali, ma li facevo vestire tutti da Babbo Natale per non far sentire ai bambini poveri che facevamo cadere l’elemosina dall’alto. Poi, quando erano un po’ più grandi, la domenica li portavo con me nel camper e alle raccolte di alimenti. Man mano che crescono, insomma, li coinvolgo in attività sempre più complesse, come quella che abbiamo presentato oggi».

 
 
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