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venerdì 04 ottobre 2024
 
Scuola
 

«Vorrei insegnare: oggi ci sono più posti?»

01/09/2020 

Gentile prof.ssa Spotorno, sono una neo-laureata in materie letterarie; non ho ancora le idee chiare sul mio futuro, ma non mi dispiacerebbe provare ad insegnare anche se so che farlo non è semplice e forse neanche immediato. Però ho sentito dire che quest’anno ci sarà molta più disponibilità di posti. Mi farebbe piacere se potesse darmi qualche indicazione su come muovermi. Grazie

ROSSELLA

Cara Rossella, l’inizio di quest’anno scolastico vedrà sicuramente le scuole alle prese con l’annoso e cronico problema della carenza di docenti. Il nostro è un corpo docente molto anziano e a settembre andranno in pensione 35 mila insegnanti, mentre probabilmente soltanto 30 mila saranno coloro che verranno messi in ruolo a coprire quei posti; il saldo quindi, tra ingressi e uscite, sarà negativo. Ad aggravare la situazione ci sarà la riduzione del numero di studenti nelle classi per permettere un maggior distanziamento tra loro con la conseguente necessità di ulteriore personale. In queste condizioni l’avvio dell’anno scolastico si aprirà con molti posti vacanti che i dirigenti scolastici avranno non poche difficoltà a coprire. Sicuramente si troveranno, più che negli anni passati, a dover ricorrere ai supplenti per coprire tutte le cattedre. Ora, è proprio dalla gavetta di supplente che per la maggior parte degli aspiranti insegnanti inizia la carriera nella scuola in attesa di un concorso. Per iscriversi nelle graduatorie, sia provinciali che di istituto, per una neolaureata come te è necessario, oltre ad aver conseguito la laurea magistrale, aver sostenuto anche degli esami in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche per un totale di 24 crediti formativi, i cosiddetti 24 Cfu. Se nel tuo piano di studio non dovessero essere presenti gli esami che li attestano, potrai metterti in regola con tali crediti rivolgendoti alle università, anche telematiche, o agli enti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Ovviamente per tutto ciò ti servirà un po’ di tempo, ma se fossi in te inizierei a metterli in programma, anche perché ti saranno necessari per l’iscrizione all’eventuale concorso a cattedre. Per quest’anno l’unica cosa che puoi fare per provare a vedere se fare la prof è la tua strada, è inviare un’autocandidatura all’insegnamento, la così detta messa a disposizione, alle singole scuole di tuo interesse. Su diversi siti, digitando M.A.D., troverai i fac-simili di domanda che potrai inviare a quante scuole vorrai senza limite di numero. Certo, se verrai chiamata, e quest’anno vista la situazione potrebbe essere facile, sarà per brevi periodi, ma sarà l’occasione di mettersi alla prova e tastare il favoloso mondo dell’insegnamento.

 
 
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