In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato di sabato 20 giugno, WeWorld , organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 29 Paesi del Mondo, presenta il fumetto “Migra-Comics”. Realizzato dal giovane fumettista Mattia Moro all’interno del progetto europeo MigratED, lanciato da WeWorld e cofinanziato con il Programma Erasmus+, per diffondere buone pratiche educative su dialogo interculturale e migrazioni, il fumetto vuole combattere gli stereotipi legati a migranti e rifugiati e far riflettere sulle tante forme di odio e intolleranza, di diffidenza e paura presenti all'interno delle nostre società.
Le diverse storie ripercorrono le vicissitudini di una giovane studentessa migrante alle prese con lo studio e la ricerca di un alloggio e di un lavoro. Sulla sua strada incontrerà proprietari di case che rifiutano inquilini stranieri, proposte di lavoro con disparità contrattuali e soprattutto tanta disinformazione.
I disegni saranno pubblicati sul sito e sui canali social di WeWorld, con l’obiettivo di coinvolgere i giovani in una campagna di sensibilizzazione digitale per la promozione di una cultura della condivisione e dell’accoglienza.
WeWorld ha inoltre lanciato, all’interno del progetto europeo #CiakmigrAction, un contest video per raccontare storie positive sull’inclusione di migranti e rifugiati nella vita sociale, economica, culturale e politica italiana. Il contest è aperto fino al 5 luglio a giovani dai 18 ai 30 anni e mette in palio buoni per l’acquisto di attrezzatura video-fotografica e la partecipazione del video vincitore a diversi festival europei. Per info www.weworld.it/ciakmigraction
Le iniziative si inseriscono nei tanti programmi di WeWorld a sostegno di migranti e rifugiati, in tutto il mondo: sono oltre 25mila le persone che, in un anno, l’organizzazione ha aiutato nei campi informali e nei centri per rifugiati e molte di più quelle che aiuta indirettamente nei numerosi progetti realizzati in Italia e nel mondo.
«Negli ultimi dieci anni l’Europa e l’Italia hanno visto crescere istanze populiste, estremiste e xenofobe: per questo motivo, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, abbiamo voluto promuovere diversi interventi di informazione e sensibilizzazione sulle migrazioni nei confronti dell’opinione pubblica» dichiara Stefano Piziali, Responsabile Programmi Italia e Europa di WeWorld. «I diritti umani, infatti, devono essere sempre riconosciuti, senza alcuna distinzione. La mobilità umana è un fenomeno complesso, che va gestito con politiche di sviluppo nei Paesi di origine dei migranti, di orientamento e informazione prima e dopo la partenza e con strategie di integrazione a lungo termine nei Paesi di arrivo. Per qualsiasi motivo ci si muova, e soprattutto nel caso di migrazioni forzate da conflitti o disastri naturali, le migrazioni devono avvenire in sicurezza e le istituzioni devono mostrare un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili, perché sono quelle più a rischio di violazioni».
Per questo, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, WeWorld chiede:
- Una strategia a lungo termine per gestire, insieme al Terzo Settore, il fenomeno migratorio
- L’adesione dell’Italia al Global Compact sulle migrazioni
- Che la mobilità umana sia accompagnata, anziché criminalizzata
- Che siano garantite sicurezza e protezione alle comunità che si spostano
In Italia, WeWorld è impegnata dal 2016 alla frontiera di Ventimiglia tra Italia e Francia, dove nel 2019 sono state respinte 16.808 persone, e già 2.295 nel 2020. Nella cittadina ligure WeWorld offre ai migranti in transito informazioni legali sulla normativa italiana e francese, sui rischi di un attraversamento illegale del confine, indicazioni sulle opportunità di accoglienza e sulle comunità alloggio per i minori stranieri non accompagnati. In Italia e in Europa, inoltre, WeWorld ha lanciato progetti di educazione globale rivolti ai giovani, come CiakMigrAction e MigratEd, per contrastare il clima d’odio e aumentare nei giovani la consapevolezza su diritti umani e fenomeno migratorio.
Nel mondo, WeWorld è presente in Siria, dove lavora con gli sfollati rimasti nel Paese, e in Palestina e Libano, al fianco dei rifugiati siriani. In America Latina l’organizzazione lavora per sensibilizzare sui rischi della migrazione irregolare e fornisce supporto alla reintegrazione di ex-migranti in Guatemala. In Burundi lavora con oltre 60mila rifugiati congolesi e con gli ex-rifugiati burundesi di ritorno nel Paese.