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lunedì 07 ottobre 2024
 
 

Wole Soyinka e l'Africa che cresce

07/03/2012  La rassegna "Dedica" di Pordenone quest'anno porta al centro dell'attenzione la figura del Nobel nigeriano, che combatte per la democrazia e i diritti nel suo Continente.

L'Africa che cresce, l'Africa che vuole diventare grande e contare, l'Africa che cerca la democrazia e pretende il rispetto dei diritti; quella che, mantenendo salda la propria identità, sa dialogare con l'Occidente e il mondo intero; l'Africva che guarda al futuro senza rinnegare la sua tradizione: ecco la grande protagonista di "Dedica", la bella e ormai notissima manifestazione promossa dall'associazione culturale Thesis, che si tiene a Pordenone (dal 10 al 24 marzo). E in chi incarnare tutta l'incontenibile ricchezza e gli infiniti fermenti dell'Africa, se non in Wole Soyinka? Per i distratti, stiamo parlando del Nobel per la letteratura del 1986 (il primo africano ad esserne insignito), il nigeriano che, essendo insieme poeta, drammaturgo, narratore, saggista, docente universitario, ricorda quelle figure di intellettuali di un tempo che assommavano in sé una sapienza vasta e poliedrica.

Pensatore indipendente, dotato di una prosa lucida, Soyinka non è certo un esempio di intellettuale consacrato al chiuso del mondo accademico. Al contrario, da decenni si batte per portare la democrazia e il rispetto dei diritti umani nel suo Paese, nel suo Continente e dovunque. Le sue prese di posizione politiche lo hanno portato in carcere, in Nigeria, e per l'opposizione alla dittatura è stato condannato a morte e costretto a vivere all'estero. "Dedica" è dunque un omaggio a uno dei massimi scrittori di lingua inglese, ma al tempo stesso un riconoscimento a un combattente per la libertà.

Il programma della diciottesima edizione di "Dedica" è costruito dunque attorno a questo grandioso autore, al quale si affiancheranno personalità diverse, unendo tra loro vocazioni e discipline artistiche differenti. La consegna delle chiavi della città e la lettura di testi - anche inediti - sono i momenti cruciali della rassegna. Molto interessante si annuncia la mostra fotografica di Akintunde Akinleye, fotografo nigeriano pluripremiato, fra l'altro con il World Press Photo nel 2007. Marco Baliani terrà una conferenza spettacolo sulla cultura orale africana. E ancora, sono in programma un recital delle poesie di Soyinka, performance teatrali (tra cui una mise en espace del testo Turisti e soldatini con la regia di Claudio de Maglio), un concerto di Rokia Traoré, un incontro del Nobel con gli studenti e uno, con lettura di fiabe nigeriane, con i più piccoli. Jaka Book ha appena ripubblicato il capolavoro Akè. Gli anni dell'infanzia.

«C’è un filo rosso», ha osservato Annamaria Manfredelli, curatrice di Dedica, «che per lo più collega i protagonisti del festival: sono grandi personalità della cultura che intendono l’identità non in modo chiuso, ma come realtà che si definisce attraverso il confronto con gli altri. È così anche per Soyinka, la cui opera rappresenta un ponte culturale tra l’Africa e l’Occidente».

INFORMAZIONI PRATICHE
"Dedica" allo scrittore nigeriano Wole Soyinka, Pordenone, dal 10 al 24 marzo. Info: www.dedicafestival.it
Per l'accoglienza turistica: Pordenone infopoint, tel. 0434/52.03.81

 
 
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