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giovedì 12 settembre 2024
 
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Visualizzazione dei contenuti di Don Antonio Rizzolo

Articolo

Il vero problema della Chiesa sono i preti "comodi"

28 agosto 2017

«Caro direttore, dopo la visita di papa Francesco sulle tombe di don Lorenzo Milani e di don Primo Mazzolari, Famiglia Cristiana fa questo titolo: “Erano preti scomodi”. Così però si ammette che dall’altra parte ci sono uno stuolo di preti comodi... Spero che adesso la Chiesa non li faccia diventare santi: significherebbe imbalsamare le loro parole». Condividiamo, con don Antonio, la riflessione di un lettore

Articolo

Quei comportamenti aberranti di uomini di Chiesa

26 agosto 2017

Il dubbio di un nostro abbonato: «E' possibile che percentuali così alte di uomini possano adottare comportamenti così aberranti? Nella Chiesa, che finalmente ha deciso di guardare in faccia la realtà e di assumersi le proprie responsabilità, c’è qualcuno che sta cercando di capire quale sia l’origine di questo problema?». La risposta del direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Rizzolo

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«Caro direttore, mi piace pensare che non esistano gli atei»

27 luglio 2017

Scrive il nostro lettore Luigi: «E' così importante la distinzione tra atei e credenti? Basta professarsi appartenenti a una di tali categorie per esserlo realmente? Già l’aveva detto il cardinale Martini: la distinzione non è tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti». Risponde don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana

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«Di cattolico e anticristiano basta e avanza un Mussolini...»

20 luglio 2017

Un lettore ci scrive preoccupato: «C'è una crepa nella Chiesa: quasi un’opposizione tra cattolici che s'ispirano al Vangelo così com'è, con semplicità e misericordia, e altri per i quali la prima preoccupazione è la Tradizione, l'immutabilità delle norme, la sbandierata "identità cattolica". Temo che questa divisione si allargherà quando non ci sarà più papa Francesco». Don Antonio risponde

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«Ma il messaggio di Vasco Rossi è cristiano...»

13 luglio 2017

«Caro direttore, vi invito a studiare il fenomeno Vasco Rossi. Io trovo molti suoi messaggi bellissimi e profondamente cristiani, da proporre, anche da voi, ai nostri giovani. Vi do un indizio: "Voglio una vita piena di guai"». Se il megaconcerto al Modena Park è stato da record, il nostro lettore ci invita a riflettere sul fenomeno: ecco cosa ci dice don Antonio su Vasco, tra nichilismo e un anelito verso qualcosa di più grande

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«Basta musica da settantenni in chiesa! Largo al rock cristiano!»

07 luglio 2017

La fede e la passione per la musica di un nostro lettore in una domanda quasi provocatoria: «È logico che i bambini 2.0 che ascoltano le orribili canzoni di Rovazzi vadano in chiesa e apprezzino l’organo. Dovrebbero andare gruppi come i The Sun o altri che professano la loro fede con musica moderna e attuale invece che i Nomadi e Renzo Arbore, idoli dei settantenni. Secondo me in questo la Chiesa sbaglia» . Don Antonio risponde

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Sposarsi in una chiesa più bella: il parroco dice no, ma se sei un calciatore ricco va bene

30 giugno 2017

Un nostro lettore lamenta quello che moltissimi che decidono di sposarsi in chiesa si sentono dire dal proprio parroco: no al matrimonio magari in una pieve immersa nella natura, o in riva a un lago, o in campagna, tra suggestioni romantiche. Si sentono ribadire: bisogna sposarsi in parrocchia. Però non è così per tutti. La risposta di don Antonio Rizzolo, direttore di Famiglia Cristiana

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Asili horror: giustizia è fatta, ma chi pensa al trauma dei bimbi?

29 giugno 2017

Una lettore condivide in una lettera la sua angoscia: «Gentilissimo direttore, scrivo dopo aver sentito al telegiornale dei bambini picchiati in una scuola materna. Le maestre sono state denunciate dai genitori e rinviate a giudizio. La cosa più difficile è però aiutare questi bambini a riprendersi dal trauma. Certe cose non si dimenticano tanto facilmente....». Se non tutte le risposte possono essere cercate nella giustizia. Don Antonio dialoga con il lettore

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«Caro Papa, c'è anche chi licenzia, ma è un buon imprenditore»

28 giugno 2017

«Durante la visita a Genova di papa Francesco abbiamo sentito queste parole: «Chi licenzia non è un buon imprenditore». Sono la moglie di un piccolo artigiano con un’azienda a conduzione familiare. Complice la crisi, la concorrenza non sempre leale e una soffocante burocrazia, ci siamo visti costretti a licenziare . È stato uno dei giorni più brutti.  Le parole dl Papa mi hanno fatto un po’ male». Don Antonio risponde

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