Articolo
23 gennaio 2016
Il 2016 si è aperto con le immagini di Madaya, città a nord di Damasco, circondata dall’esercito governativo e dai libanesi di Hezbollah, e dei suoi abitanti costretti a mangiare erba e insetti, gatti e topi. L’Onu dice da tempo di non essere più in grado di contare i cadaveri. Città arroccate, olio bollente lanciato dalle torri, bambini e famiglie malnutriti, corpi flagellati dalle malattie. Le organizzazioni umanitarie: cessate il fuoco e fine immediata degli assedi.