Il pato no tucupi è un piatto tradizionale del Nord del Brasile, a base di anatra.
Stasera si parla ancora brasiliano, con la Selecao che gioca con la Colombia i quarti di finale. Quale idea più simpatica, se ci si trova tra amici per guardare la partita, di offrire un menù made in Brasile? Non tutti i piatti che vi elenchiamo qui sotto sono adatti ai nostri palati. Sicuramente non vi consigliamo di provare i piatti amazzonici a base di serpente, piranha e coccodrillo.
Ma un ricco churrasco, la classica grigliata di carne, è benvenuto se si ha un terrazzo o un giardino con un barbecue o un grill elettrico.
E ora vi raccontiamo alcuni piatti tipici di questo grandissimo Paese, ospite di questa edizione dei Mondiali di calcio. Da provare, come ci suggerisce anche Embratur - Ufficio brasiliano del turismo, in uno dei tanti ristoranti brasiliani in Italia o anche in occasione di un viaggio laggiù. Per chi vive a Milano e dintorni, un'ottima opportunità di gustare picanha e faijoada è il mega festival Latinoamericando che si tiene come ogni anno tutta l'estate al Forum di Assago, a pochi chilometri dal centro del capoluogo lombardo.
La parola d’ordine della cucina brasiliana è varietà. Infatti, così come accade per molti altri aspetti della cultura del Paese, anche la cucina è espressione del mix che si è creato tra le tradizioni degli indios e quelle delle popolazioni di origine europea, africana e asiatica. Questo insieme di culture e provenienze si riflette nei sapori e nei profumi della gastronomia brasiliana, e ogni singolo stato vanta specialità in linea con i diversi paesaggi e condizioni climatiche.
Al Nord la cucina risente dell’influenza e delle tradizioni indigene che vivevano nell'area prima dell’arrivo dei portoghesi. Un prodotto tipico di questa cucina brasiliana è il tucupi, una salsa di colore giallo, estratta dalla radice di manioca e utilizzata per la preparazione di diversi piatti locali, tra cui il prelibato pato no tucupi, a base di anatra.
Nell'area del Nord-Est gli influssi africani sono particolarmente forti, e gli ingredienti maggiormente utilizzati sono la carne, il pesce, i fagioli, le noci di cocco e una grande abbondanza di frutta e verdure tropicali. È molto comune l’utilizzo dello zucchero di canna e del cacao. Tra le portate più comuni, il caruru, una pasta densa con gamberetti, gombo e noci tostate e il vatapá, un piatto preparato con gamberetti, aglio, cicoria, latte di cocco e olio di palma.
In Amazzonia, i piatti sono tipici della tradizione indios. Per chi non ha il palato difficile, sono da provare quelli a base di piranha o pesci d’acqua dolce, carne di tartaruga, coccodrillo e serpente, ma anche con i più comuni granchio e anatra, accompagnati dalla tapioca e dalle banane.
La feijoada, a base di carne di maiale affumicata e fagioli neri.
Nelle estremità Sud del Brasile la carne è protagonista con il famosissimo churrasco, deliziosi tagli di alta qualità preparati allo spiedo. Uno dei tagli preferiti è il cosiddetto picanha, cotto rigorosamente al sangue. Il piatto è accompagnato da verdure al vapore o saltate in padella, con riso bollito, patatine fritte o manioca fritta.
Originario del Sud-Est è il piatto brasiliano più famoso al mondo: la feijoada, carne affumicata di maiale macerata, salsiccia e salame, accompagnati da uno stufato di fagioli neri e cavolo.
Non mancano le portate a base di pesce e crostacei, e nell’area vengono anche prodotti formaggi di alta qualità.
Le più grandi metropoli del Paese, Rio de Janeiro e San Paolo, sono tra i più importanti centri gastronomici a livello mondiale e qui è possibile assaporare cucina di alto livello presso i ristoranti di celebri chef come Alex Atala, Helena Rizzo e Roberto Okabe, così come cucina etnica.
Tra le pietanze da non perdere in occasione di un viaggio in Brasile, suggeriamo le Coxinhas, a base di pasta di patate, pezzi di pollo lessato e tritati grossolanamente per poi essere fritti in olio bollente. Il loro nome deriva dalla forma tipica “a coscia di pollo”. Questo popolare antipasto di origine portoghese si è diffuso in Brasile nel periodo dell'industrializzazione di San Paolo, inizialmente come surrogato economico delle cosce di pollo tradizionali. Grazie alla loro bontà, si sono rapidamente diffuse nel resto dello Stato di Sao Paolo, e poi in tutto il Brasile.
Un altro celeberrimo spuntino brasiliano è il Pao de Queijo. Si tratta di panini al formaggio particolarmente gustosi. La ricetta è originaria degli Stati brasiliani di Goiás e Minas Gerais ed è diventata molto popolare in tutto Brasile negli anni cinquanta.
I più golosi non potranno rinunciare ai Brigadeiros, praline al cioccolato e latte create nel 1945 in occasione della campagna politica del brigadeiro Eduardo Gomes, candidato alla presidenza.
E per brindare alle ultime partite di questi Mondiali, giunti ormai agli sgoccioli, suggeriamo di sorseggiare una fresca caipirinha, base di cachaça, lime, zucchero bianco e ghiaccio. Il più tipico dei drink brasiliani.
ED ECCO LA RICETTA DELLA FEIJOADA
Ingredienti
1 kg di fagioli neri
100 g di carne secca
70 g di orecchio di maiale
70 g di coda di maiale
70 g di piede suino
100g di spuntature di maiale
50 g di lombo di maiale
100 g di salsiccia di maiale
150 g di bacon
Aromi
2 cipolle grandi tritate
3 foglie di alloro
6 spicchi d’aglio tritati
Pepe nero qb
1 arance
1 gambo di sedano
Tempo di Cottura
2h e 30min
20 porzioni
Preparazione
Il Giorno prima
Mettere la carne in ammollo il giorno prima, tranne la salsiccia e il bacon, cambiando l’acqua più volte, se è caldo o in estate, mettere del ghiaccio sulla parte superiore. Questo procedimento è consigliato per eliminare il sale dalla carne e può essere sostituito il giorno seguente mettendo la carne di maiale in una pentola con acqua e sostituendo l’acqua 2 o 3 volte appena incomincia a bollire. In questo modo, eliminerete anche il grasso della carne in modo che la feijoada non risulti pesante. Mettete i fagioli neri a bagno in una pentola ricoprendoli con acqua e cambiatela 2/3 volte in modo da eliminarne le impurità.
Il Giorno della cena
Cuocere i fagioli nella loro stessa acqua per circa un’ora.
Far bollire in un’altra pentola per più di dieci minuti la carne di maiale, scolarla e aggiungerla ai fagioli.
In una padella soffriggere aglio, cipolla e sedano e aggiungere il bacon.
Appena il bacon sarà dorato, aggiungere pepe nero e, dopo qualche minuto, la carne secca e la salsiccia.
Spremere mezzo arancio e aggiungerlo con tutta la buccia nella pentola insieme all’alloro.
Fare in modo che il tempo di cottura totale non superi le 2 ore e mezza.
Servire con cavolo, riso bianco, farofa, vinaigrette e peperoncino.