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lunedì 14 ottobre 2024
 
Libri mondiali Aggiornamenti rss Paolo Perazzolo
Responsabile del desk Cultura e spettacoli

Il futebol è la Cappella Sistina del Brasile

Vi siete mai chiesti la ragione per la quale uno sport inglese è diventato pane quotidiano di un popolo lontano, in senso geografico quanto culturale? Come mai oggi alla parola calcio si associa immeditamente il Brasile (molto più dell'Inghilterra)?

Alla domanda prova a rispondere Alex Bellos in Futebol, pubblicato in Italia da Baldini & Castoldi, un affascinante viaggio nello "spirito brasiliano". Leggendolo, oltre a incontrare straordinarie figure umane, prima che sportive (a partire da quel Socrates a cui ho dedicato un altro post), si capiscono diverse cose. Che il calcio per il Brasile è una sorta di res publica, è la res publica per eccellenza. Tentando un paragone, potremmo dire che è l'equivalente di quello che rappresenta il patrimonio culturale per l'italia.

Il calcio o, meglio, il futebol è la Divina Commedia, la Cappella Sistina, i Promessi sposi del Brasile...

È anche, più prosaicamente, un business che riesce a dare da mangiare in svariate e sorprendenti maniere a tantissima gente. E in un Paese in cui la povertà resta un problema profondo, come ricordano le proteste che accompagnano questo Mondiale, non è un fattore di poco conto. Quanto ai curiosi mestieri che sono proliferati attorno al calcio, basti citare quello degli stregoni, assoldati dai club per scacciare il malocchio.

Se poi un brasiliano avesse ambizioni politiche, dovrebbe certamente ingraziarsi i tifosi del distretto in cui fa campagna elettorale, altrimenti non ce la farebbe mai a essere eletto. Tutti i politici, dal consigliere comunale al primo miinistro, sono obbligati a trovare un rapporto proficuo con il mondo calcistico, che può spostare masse di voti.

E poi, molto semplicemente, il calcio esprime la gioia di vivere, la fantasia, la voglia di godersi le cose belle che sono caratteristiche dell'animo carioca. Il futebol è un sogno a basso costo, a cui tutti hanno diritto.


20 giugno 2014

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