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mercoledì 16 ottobre 2024
 

Commercio e calciomercato: libera volpe in libero pollaio

TTIP - Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership)
TTIP - Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership)

Oltre i mondiali c’è un altro brivido che attraversa l’Oceano Atlantico in questo tempo incerto di crisi e incertezze. Non suscita trepidazioni in un campo di calcio ma nel mondo del commercio. Si tratta del TTIP - Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership). Questione che solo apparentemente riguarda esclusivamente gli europarlamentari che abbiamo appena eletto e che investe pesantemente molti ambiti della vita dei cittadini di Europa e Stati Uniti.
Non s’è mai sentito dire che l’Italia sia un Paese di economisti. Piuttosto siamo tutti commissari tecnici. E allora è importante spiegare: si tratta di accordi che modificherebbero sostanzialmente i rapporti commerciali, i dazi doganali, le regole che normano gli scambi tra i due continenti. Come nel calciomercato le trattative sono segrete e gli staff delle due squadre non lasciano trapelare molto al riguardo. Per non compromettere il risultato finale, dicono. Ma già questo rappresenta un’anomalia tra Paesi che hanno scelto la democrazia, il meno imperfetto dei modelli politici per la vita dei popoli.

Se a questo vi si aggiunge che l’accordo favorirebbe lo scambio di beni la cui produzione attualmente non è permessa in Europa come gli OGM, che le multinazionali sarebbero molto più favorite come una libera volpe in un libero pollaio e che a rimetterci le penne sarebbero i piccoli e medi imprenditori e che le stesse imprese potrebbero ricorrere contro leggi nazionali che le penalizzassero… si capisce che sull’altare di questo accordo sbandierato come una via maestra per uscire dalla crisi, vengono sacrificati ambiente, lavoro e democrazia.
La partita è ancora aperta e dura più dei novanta minuti regolamentari. Ma lavoro, ambiente e democrazia meritano il tifo di tutti.


23 giugno 2014

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