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sabato 30 settembre 2023
 
Le pagine belle dei Mondiali Aggiornamenti rss Carlo Nesti
Giornalista e scrittore

Eduardo canta 2 inni

La mamma di Eduardo Alves da Silva, per tutti Eduardo, nato a Rio De Janeiro, ma naturalizzato croato dal 2002, lo aveva promesso: “Mio figlio, il 12 giugno, canterà entrambi gli inni nazionali”.
Non c’è nulla da scandalizzarsi, se si custodiscono 2 “patrie” nell’anima. La Dinamo Zagabria, infatti, lo prelevò da una favela all’età di 16 anni, per cui il giocatore deve una eterna gratitudine alla Croazia. Di lì, ha spiccato il volo, giocando nell’Arsenal e nello Shakhtar Donetsk.
Non lo ha fermato neppure un gravissimo infortunio, riportato nel 2008: la frattura scomposta di tibia e perone. Evidentemente, chi cresce in una favela ha una capacità di sopportazione fuori dal comune.

Sul piano sportivo, la ferocia agonistica di chi non si accontenta di partecipare, ma vuole vincere la Coppa del Mondo, ad ogni costo. Sul piano sociale, la legittima rabbia di chi è consapevole di gigantesche risorse spese non per i bisognosi, ma per gli stadi.
In un contesto del genere, non è facile trovare pagine edificanti, soprattutto sul piano educativo, da raccontare, staccare e conservare.
Noi ci proviamo, stando attenti non solo all’andamento delle partite, ma anche al resto, giorno per giorno.
Contribuite a questo diario, in caso di qualche lacuna, scrivendomi a info@carlonesti.it. Grazie!


13 giugno 2014

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