Alla vigilia della partenza per il Brasile, il presidente Rouhani si era ben guardato dal salutare la Nazionale dell'Iran. Il calcio, infatti, è considerato "oppio dei popoli", motivo di aggregazione non gradita fra le persone.
Dopo il pareggio contro la Nigeria, alla faccia di questo atteggiamento, c'è una parte del paese in festa. Il capitano, migliore in campo contro gli africani, è un cristiano: Andranik Eskandarian, appartenente alla minoranza armena di religione ortodossa.
Insomma: un altro miracolo dello sport, specialista nell'abbattimento di qualsiasi barriera. Piccoli passi per gli uomini, ma grandi passi per l'umanità, come verrebbe da scrivere, in romantica chiave "lunare".