La rubrica si chiude qui. E' stato bello cercare il bello dei Mondiali, e il gioco di parole è voluto, in un periodo brutto della mia vita. Come cogliere i fiori sotto il diluvio, per evitare che la tempesta li pieghi. E fra le cose belle, che voglio immaginare, non può che esserci il confronto fra i 2 Papi: uno argentino e l'altro tedesco.
Li voglio pensare bambini, ciascuno con la sua bandierina in mano, come capitava a me, allo stadio, con il papà o con lo zio.
I giorni più belli della mia vita. Lasciatemi chiudere così, senza conoscere l'epilogo della finale, che, ai fini della rubrica, non conta nulla.
E che il vostro, come il mio "Allenatore", si chiami sempre Gesù!
Sul piano sportivo, la ferocia agonistica di chi non si accontenta di partecipare, ma vuole vincere la Coppa del Mondo, ad ogni costo. Sul piano sociale, la legittima rabbia di chi è consapevole di gigantesche risorse spese non per i bisognosi, ma per gli stadi. In un contesto del genere, non è facile trovare pagine edificanti, soprattutto sul piano educativo, da raccontare, staccare e conservare. Noi ci proviamo, stando attenti non solo all’andamento delle partite, ma anche al resto, giorno per giorno. Contribuite a questo diario, in caso di qualche lacuna, scrivendomi a info@carlonesti.it. Grazie!