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domenica 15 settembre 2024
 
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Giornalista

IL dodicesimo uomo

Leggenda vuole che il dodicesimo uomo sia il pubblico di casa. Stavolta però la Torçida è un superuomo. Che Brasile-Croazia sia stata giocata dal Brasile in 12 è evidente.

C’è un’immagine che lo prova: l’arbitro giapponese è solo, piccolo, premuto davanti dal semicerchio dei giocatori croati che protestano, minacciosi, dopo il rigore inesistente dato al Brasile. Ma preme assai di più alle sue spalle la massa verdeoro che affolla gli spalti senza soluzione di continuità: non c’è chiazza d’altro colore, sulle tribune dell'Itaquerao di San Paolo, se ce ne sono sono talmente piccole e sparse che nella massa non si vedono. Preme, preme, preme la massa gialla, fa sentire tutto il suo peso. Lascia intendere che non è sola, ma porta sulle spalle la spinta di un Paese intero, anzi la sua parte istituzionale che il Mondiale ha fortemente voluto,  che chiede di vincere la sua scommessa.

 
L’arbitro là in mezzo è piccolissimo e solo, con il peso delle sue decisioni:  ci vuole un fisico bestiale in serate così. Ma non c'è patentino che lo possa assicurare.


13 giugno 2014

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