"Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Nel Padre Nostro, il perdono del prossimo è indicato come la chiave essenziale per sperare di essere perdonati da Dio. Giorgio Chiellini, in campo, è un "gladiatore", e spesso il suo agonismo sconfina nei falli.
Ma è, innanzitutto, uno sportivo leale, e, dopo la lunga squalifica inflitta al "cannibale" Suarez, perdona il rivale, e considera la punizione troppo severa. Se, nella vita di ogni giorno, dopo un litigio, scattassero la sanzione della legge, e il perdono della vittima, si compirebbe un passo decisivo verso un mondo più giusto e umano.
Il "terzo tempo" del rubgy, in questo senso, è un momento molto educativo, che non deve passare inosservato.
Sul piano sportivo, la ferocia agonistica di chi non si accontenta di partecipare, ma vuole vincere la Coppa del Mondo, ad ogni costo. Sul piano sociale, la legittima rabbia di chi è consapevole di gigantesche risorse spese non per i bisognosi, ma per gli stadi. In un contesto del genere, non è facile trovare pagine edificanti, soprattutto sul piano educativo, da raccontare, staccare e conservare. Noi ci proviamo, stando attenti non solo all’andamento delle partite, ma anche al resto, giorno per giorno. Contribuite a questo diario, in caso di qualche lacuna, scrivendomi a info@carlonesti.it. Grazie!