Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 10 settembre 2024
 

Klose (che supera Ronaldo) elogiato, Messi ignorato

Prima pagina dello speciale O Globo dedicata a Klose che, con il 15esimo gol segnato in una Coppa del Mondo di ieri che ha consentito alla Germania di strappare il pari contro l’ottimo Ghana, eguaglia il record di più reti segnate ai Mondiali detenuto sinora in solitaria dal brasiliano Ronaldo. «È andata male Fenomeno», il titolo che sottolinea lo storico evento.

Relegato all’interno, forse volutamente dovuto alla storica rivalità tra brasiliani ed argentini, Messi, il 10 che ieri con una prodezza delle sue ha consentito allo scadere all’Albiceleste di sconfiggere l’Iran. E se, sottolinea la stampa verdeoro, a Teheran si è comunque festeggiato come se avessero vinto il mondiale, tra Maradona ed il boss dell’AFA (la FIGC argentina) Grondona ieri è scoppiata la polemica, con tanto di dito medio del Pibe de Oro in diretta tv.

In sintesi: il presidente dell’Associazione calcistica di Buenos Aires accusa Diego di «portare sfortuna perché il gol nostro è arrivato solo quando lui ha lasciato lo stadio di Belo Horizonte». Lui risponde dandogli del “povero idiota” e mostrando il dito medio alle telecamere di “De Zurda”, il programma che conduce su Telesur, canale venezuelano all news fondato da Chávez.

Anche l’Estado de Sao Paulo apre con la capriola storica di Klose, da ieri capocannoniere mundial di tutti i tempi con Ronaldo, per poi dedicare uno speciale agli stranieri che, sempre più spesso, le nazionali naturalizzano per aumentare il loro livello tecnico. «Sono 83 i calciatori che difendono le casacche di stati dove non sono nati», – scrive l’Estado, che poi però toppa mettendo come prima foto quella del nostro Balotelli che, pur essendo nato da genitori biologici nati in Ghana, da cui il colore della pelle, è nato a Palermo ed è stato adottato da piccolo da genitori bresciani.

Insomma, confermata la tendenza dei brasiliani a considerare il nostro attaccante un ghanese, tutt’al più un brasiliano per la simpatia nei suoi confronti che dimostra la gente delle favelas per Supermario, ma mai un italiano. Segnaliamo all’Estado che Palermo fa parte dell’Italia.


22 giugno 2014

  • %A
 
Edicola San Paolo