Prima
pagina dello speciale O
Globo
dedicata a Klose che, con il 15esimo gol segnato in una Coppa del
Mondo di ieri che ha consentito alla Germania di strappare il pari
contro l’ottimo Ghana, eguaglia il record di più reti segnate ai
Mondiali detenuto sinora in solitaria dal brasiliano Ronaldo. «È
andata male Fenomeno», il titolo che sottolinea lo storico evento.
Relegato
all’interno, forse volutamente dovuto alla storica rivalità tra
brasiliani ed argentini, Messi, il 10 che ieri con una prodezza delle
sue ha consentito allo scadere all’Albiceleste
di sconfiggere l’Iran. E se, sottolinea la stampa verdeoro, a
Teheran si è comunque festeggiato come se avessero vinto il
mondiale, tra Maradona ed il boss dell’AFA (la FIGC argentina)
Grondona ieri è scoppiata la polemica, con tanto di dito medio del
Pibe de Oro in diretta tv.
In sintesi: il presidente
dell’Associazione calcistica di Buenos Aires accusa Diego di
«portare sfortuna perché il gol nostro è arrivato solo quando lui
ha lasciato lo stadio di Belo Horizonte». Lui risponde dandogli del
“povero idiota” e mostrando il dito medio alle telecamere di “De
Zurda”, il programma che conduce su Telesur, canale venezuelano all
news fondato da Chávez.
Anche
l’Estado de Sao Paulo apre con la capriola storica di Klose, da
ieri capocannoniere mundial di tutti i tempi con Ronaldo, per poi
dedicare uno speciale agli stranieri che, sempre più spesso, le
nazionali naturalizzano per aumentare il loro livello tecnico. «Sono
83 i calciatori che difendono le casacche di stati dove non sono
nati», – scrive l’Estado, che poi però toppa mettendo come
prima foto quella del nostro Balotelli che, pur essendo nato da
genitori biologici nati in Ghana, da cui il colore della pelle, è
nato a Palermo ed è stato adottato da piccolo da genitori bresciani.
Insomma, confermata la tendenza dei brasiliani a considerare il
nostro attaccante un ghanese, tutt’al più un brasiliano per la
simpatia nei suoi confronti che dimostra la gente delle favelas per
Supermario, ma mai un italiano. Segnaliamo all’Estado che Palermo
fa parte dell’Italia.