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venerdì 11 ottobre 2024
 
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Giornalista

L'incredibile Hulk verdeoro

Givanildo Vieira de Souza è un calciatore brasiliano, attaccante tutto muscoli della Selecao, ma così non lo conosce nessuno. Come nessuno conosce Robert Bruce Banner. Non così. In realtà li conoscono tutti benissimo, basta chiamarli Hulk.

Banner è lo scienziato dei fumetti che quando si va su tutte le furie - a causa di una esposizione accidentale ai raggi gamma, si trasforma involontariamente nell'incredibile Hulk,  un gigante verde e iracondo, con tanti saluti alla camicia a quadretti che si strappa ogni volta (chissà quanto gli costa il guardaroba): tanto più forte è il gigante tanto maggiore è la sua rabbia.

L'altro Hulk, quello del Brasile, si chiama così perché nessun brasiliano che si rispetti si ritira dal calcio senza soprannome, (se avessero dovuto fare le telecronache con il nome completo di Pelé sarebbe finita l'azione prima di averlo nominato per intero), e deve il soprannome al fatto che suo padre apprezzava molto il fumetto e la serie Tv.

Chissà se ha immaginato, quel padre, di infondergli assieme all'alter ego anche un briciolo dei raggi gamma che hanno complicato la vita al personaggio Banner? La storia insegna che l'Hulk della Selecao sarebbe stato convocato ai mondiali già quattro anni fa, se non se li fosse giocati con una rissa in spogliatoio. Non è dato di sapere se sia diventato verde. Magliette verdeoro strappate non se ne sono trovate, ma la prova non fa testo: le maglie attuali sono elastiche a prova di trattenuta, forse anche a prova di incredibile Hulk.


12 giugno 2014

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