Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
sabato 14 settembre 2024
 
Tipi mondiali Aggiornamenti rss Elisa Chiari
Giornalista

L'uomo con il fischietto

Alla fine probabilmente l'unico pezzo di  Italia sopravvissuto fino alla  finale Mondiale, la terna arbitrale, guidata da Nicola Rizzoli, ci dice qualcosa di noi.

In un luogo in cui, si tratti di campo di calcio o di altre più pressanti e significative controversie, l'arbitro è per definizione insultato e insultabile, probabilmente si selzionano i migliori.  Perché ci vuole in fisico bestiale (ma soprattutto un equilibrio particolare) per scegliere di far rispettare le regole in un Paese così.

Non è la prima volta che un arbitro italiano arbitra, bene, la finale mondiale. E forse qualcosa vorrà dire. Gli argentini ovviamente recriminano, ma non a caso a Buenos Aires abitano più italiani che a Roma. Non è colpa di Rizzoli, che ha cercato di non eccedere in protagonismo né a favore né contro, se l'Argentina non ha vinto: se si arriva quattro volte soli davanti al portiere e quattro volte si manda l'occasione alle ortiche, non si può prendersela con nessuno, solo mangiarsi le mani.


14 luglio 2014

  • %A
 
Edicola San Paolo