Le tenebre azzurre e la grandeur

Ieri: Italia-Costa Rica: 0-1

Il bicchiere mezzo vuoto dice che sognavamo sei punti e ne abbiamo tre. Il bicchiere mezzo pieno dice che con l'Uruguay basta un pareggio. La brutta notizia è che all'Uruguay il pareggio non basta e non ce lo porterà in carrozza di sicuro. La giornata dice, invece, che le squadre che vogliono vincere i mondiali fanno gol. Toccherà inventarsi qualche idea nuova per tirare in porta perché cosí non va e Cavani e Suarez, invece, tirano. Toccherà anche registrarsi anche nelle retrovie perché in difesa si balla la samba.

Va dato atto a Prandelli che non ha cercato alibi. Non capita spesso che un allenatore dica dei suoi: «sconfitta meritata». Ma adesso bisogna cambiare mentalità e strategia. Perché gli altri non ci aspettano. Non gli uruguagi di sicuro, anzi magari sì, ma al varco.

Non i francesi, che alla Svizzera ne hanno fatti cinque, pur prendendone due. Sarà banale, ma monsieur Lapalisse aveva ragione: difficile che vinca chi non tira mai nello specchio dei pali.E intanto la Costa Rica zitta zitta è qualificata in anticipo.

Oggi: Argentina-Iran
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