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domenica 06 ottobre 2024
 
TeleMondiali Aggiornamenti rss Marco Deriu
Giornalista e docente di Teoria e tecnica dei media all'Università Cattolica

Lentezza tricolore

Pochi primi piani. Molti totali del campo. Poche panoramiche sul pubblico. Molte inquadrature delle due panchine. Poca convinzione da parte dell’Italia. Molta tenacia da parte del (della?) Costa Rica. E il risultato finale di conseguenza. Il teleracconto della seconda partita degli azzurri ai Mondiali in Brasile ha rispecchiato a modo suo l’andamento in campo. Che, dal punto di vista nostrano, è stato noioso prima ancora che deludente.

E questo post potrebbe anche finire qui, in fondo. Se non fosse che comunque 90 minuti di partita, più quasi 4 di recupero, si sono pur giocati. E che durante l’incontro qualcuno si è pur mosso in mezzo al campo. E che, soprattutto, milioni di italiani a casa, in piazza, in treno, in strada e dappertutto si sono fermati per guardare quella che nelle attese generali sarebbe stata poco più che una formalità per passare il turno conquistando la vittoria contro la (presunta) cenerentola del girone, rivelatasi l’unica squadra capace di infilare – per ora – due vittorie su due incontri.

Probabilmente anche la nostra videoemotività ha i suoi meccanismi di rimozione. Dopo una partita persa senza nemmeno convincere, si cancellano in fretta le immagini negative. A partire da quelle delle occasioni mancate, del gol subito, del verosimile fallo in area di Chiellini e Barzagli su Campbell (probabilmente da rigore) appena prima del colpo di testa vincente di Ruiz. Per arrivare a quella di Balotelli che nasconde il volto dietro la sua maglia, con cui si asciuga il sudore... Ci resta nella memoria visiva ben poco di questo match dall'esito negativo, tanto atteso prima quanto da archiviare in fretta dopo.

Ultime induadrature: giocatori dell’Italia che lasciano il campo lenti e sconsolati, giocatori del (della?) Costa Rica che fanno festa felici e commossi per aver già ottenuto la loro vittoria: il passaggio agli ottavi di finale.
Appuntamento alla gara con l’Uruguay, decisiva per la sorte degli azzurri.
Ne vedremo delle belle, speriamo.


20 giugno 2014

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