Anzitutto grazie per la rivista che
ci porta aria fresca in mezzo a tante
sporcizie. Vogliamo esprimerle una
riessione che ci è venuta spontanea,
dopo avere visto alcuni servizi in televisione.
Conserviamo negli occhi
i volti belli, giovani, sorridenti, grati
delle tre nazioni dell’America Latina
durante la visita dell’amato papa
Francesco. Abbiamo confrontato questi
volti con gli sguardi truci dei “grandi”
d’Europa mentre massacravano la
Grecia in grave crisi economica. Volti
cupi e non benevoli, di gente ricca ed
egoista che dimentica quanto tutto il
mondo (Italia compresa) ha fatto dopo
la Seconda guerra mondiale per rimettere
in piedi la nazione tedesca, che ora
detta legge alla caricatura di un’Unione
europea. Ci dobbiamo preparare a
vedere il ritorno di qualche altro che
difende la razza ariana? Noi abbiamo
una certa età e non vorremmo rivivere
quei tempi. Ci auguriamo per i nostri nipoti di non soffrire quello che abbiamo
patito noi.
LETTERA FIRMATA
Al di là delle responsabilità dei Governi
che si sono succeduti nella penisola
ellenica, la crisi della Grecia ha messo a
nudo la debolezza dell’Europa, incapace
di gestire un problema sia pure grave,
ma limitato nelle sue dimensioni. Manca
un’anima a questa Unione, che non
può fondarsi solo sulla moneta. Non è
questa l’Europa immaginata dai padri
fondatori. Ben venga lo “scandalo” greco,
se servirà a raddrizzare la rotta. Ma ci
vuole un colpo d’ala notevole contro gli
egoismi e i venti nazionalisti che sofano
ancora troppo forte.