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lunedì 16 settembre 2024
 

Il Sinodo è stato faticoso, ma porterà molti frutti

«È stato faticoso», ammette il Papa, «ma è stato un vero dono di Dio, che porterà sicuramente molto frutto». Il lavoro delle tre settimane di Sinodo che oggi si conclude, ha portato avanti un sogno: quello di camminare insieme, «di formare un popolo, di radunarlo, di guidarlo verso la terra della libertà e della pace». Un popolo fatto di famiglie, come spiega anche il Vangelo di oggi: dove «ci sono “la donna incinta e la partoriente”; è un popolo che mentre cammina manda avanti la vita, con la benedizione di Dio. È un popolo che non esclude i poveri e gli svantaggiati, anzi, li include: “fra loro sono il cieco e lo zoppo” - dice il Signore. È una famiglia di famiglie, in cui chi fa fatica non si trova emarginato, lasciato indietro, ma riesce a stare al passo con gli altri, perché questo popolo cammina sul passo degli ultimi; come si fa nelle famiglie, e come ci insegna il Signore, che si è fatto povero con i poveri, piccolo con i piccoli, ultimo con gli ultimi. Non lo ha fatto per escludere i ricchi, i grandi e i primi, ma perché questo è l’unico modo per salvare anche loro, per salvare tutti. Andare con i piccoli, con gli esclusi, con gli ultimi».  

Il Papa pensa anche ai migranti. Lo dice esplicitamente: «Vi confesso che questa profezia del popolo in cammino l’ho confrontata anche con le immagini dei profughi in marcia sulle strade dell’Europa, una realtà drammatica dei nostri giorni. Anche a loro Dio dice: “Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni”». Più volte il Sinodo ha parlato di questi drammi, di «queste famiglie più sofferenti, sradicate dalle loro terre». E oggi «queste persone in cerca di dignità, queste famiglie in cerca di pace rimangono ancora con noi, la Chiesa non le abbandona, perché fanno parte del popolo che Dio vuole liberare dalla schiavitù e guidare alla libertà».


25 ottobre 2015

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