Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 13 settembre 2024
 

Arabia Saudita: donna al volante, pericolo per il regnante

Una donna saudita al volante (Reuters).
Una donna saudita al volante (Reuters).

Segnatevi questa data: 26 ottobre. quel giorno, le donne dell'Arabia Saudita cerc heranno di far vedere ai loro uomini che una donna al volante non mette in pericolo la dinastia e tantomeno l'islam. Nel regno saudita, governato da una dinastia wahabita (cioè una delle forme più integraliste dell'islam), le donne non possono guidare. Non lo dice la legge ma una tradizione che la polizia si incarica di custodire a suon di multe e persino di arresti.

Le donne saudite, comunque non si sono arrese e hanno cominciato a usare con astuzia i social network. Prima hanno creato una pagina Facebook (SaudiWomen2Drive) dove hanno cominciato a postare foto e video di loro stesse al volante. Poi, questa volta su Twitter, hanno raccolto più di 11 mila firme di adesione appunto alla manifestazione del 26 ottobre, che consisterà in un gesto altamente sovversivo: guidare un'auto. Il tutto allo scopo di ottenere un decreto reale che finalmente permetta loro di guidare in pace, senza essere costrette ad avere un autista maschio.

Il principale ostacolo al loro desiderio sta nelle autorità religiose. Come si diceva, le donne non possono guidare (quelle che lo fanno usano patenti estere) non perché una legge lo proibisca ma perché glielo vieta una fatwa, cioè un decreto religioso. E puntualmente, nell'approssimarsi del 26 ottobre, si è fatto vivo uno sheikh, Saleh al-Lohaidan. che con sprezzo del ridicolo ha dichiarato: "Se una donna guida l'auto oltre la pura necessità, subisce un impatto negativo sia psicologico sia fisiologico. Numerosi studi medici dimostrano che guidare provoca disturbi alle ovaie e all'utero. Per questo i figli delle donne che guidano mostrano regolarmente disturbi di ogni genere".

Questi e altri temi di esteri anche su fulvioscaglione.com

01 ottobre 2013

 
Pubblicità
Edicola San Paolo