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Il digitale che c'è in noi Aggiornamenti rss Pino Pignatta

Batteria, dimmi quanto resiste

Ma la Sardegna è vera o virtuale? (Thinkstock)

Un interessante lavoro sugli aspetti più consumer degli smartphone è stato fatto dalla Trend Micro, azienda fondata negli Stati Uniti ma con sede centrale in Giappone. Ha 5.137 dipendenti, è quotata alla Borsa di Tokyo, fattura 1,2 miliardi di dollari, e ha anche una sede in Italia, a Sesto San Giovanni. Si muove nel campo della protezione dei contenuti Internet e nella gestione delle cyber-minacce, affinché aziende e privati possano scambiarsi informazioni digitali in sicurezza. Il suo businness è vendere pacchetti di protezione per privati e piccoli uffici, oppure per piccole aziende e grandi aziende: soluzioni capaci di bloccare le minacce e proteggere i dati in ambienti fisici, virtualizzati e in-the-cloud, cioè nella "nuvola", il nuovo modo per stoccare dati (anche enormi quantità di dati, "big data") senza bisogno di server fisici.

Questa azienda ha sintetizzato in modo efficace i trend e i numeri che si muovono intorno alla comunicazione in mobilità. Cifre che riguardano l'impiego dei cellulari per programmare viaggi, le principali "app" usate, e gli usi oggi gettonati dello smartphone che causano un rapido crollo della batteria. Date in particolare un'occhiata proprio ai dati sulle batterie, vero punto debole dei gioielli più all'avanguardia oggi sul mercato. Perché se vi dicono che la batteria di un iPhone o di un Galaxy s4 dura "in eterno", non credeteci: arriverete a stento alla fine della giornata se li avrete unsati per navigare, fare download, ascoltare musica in streaming e saltare qua e là tra i video di YouTube. Ma per risparmiare un po' d'energia (nonostante le batterie debbano ancora migliorare enormemente) qualche trucco c'è...

Ecco l'infografica:

30 luglio 2013