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sabato 24 maggio 2025
 

Beirut, chi ha ucciso il genietto di Hezbollah?

In quella specie di giostra crudele che è il Medio Oriente, ora tocca al Libano. Certo, in Siria c'è la guerra, in Irak gli attentati, in Egitto lo scontro politico... Ma se osserviamo con attenzione, la tensione adesso è tutta sul Libano. L'ultimo episodio qualche giorno fa: Hassan al-Laqis, esponente di rilievo dell'ala militare di Hezbollah,  viene ucciso in un attentato in uno dei sobborghi Sud di Beirut, cioè nella parte della città controllata appunto da Hezbollah. Al-Laqis non era il solito guerrigliero dall'aria feroce con il kalashnikov in mano: era un genio delle tecnologie, era il leader che aveva dotato il movimento politico-militare sciita di un'intelligence capace di mettere un argine allo strapotere di Israele in questo campo. Un obiettivo, insomma, scelto con cura e con conoscenza di causa e colpito laddove sembrava impossibile colpirlo.

Per quanto clamoroso, questo è stato solo l'ultimo di una serie di episodi. In luglio e in agosto i quartieri sciiti di Beirut erano stati colpiti da attenti con autobombe. Due settimane fa, due kamikaze affiliati ad Al Qaeda si sono fatti saltare nel territorio dell'ambasciata dell'Iran in Libano. E poi, in questi mesi, un lungo elenco di scontri armati, da Tripoli a Baalbek, con decine di morti e feriti.

L'uccisione di Al-Laqis è stata subito attribuita dai seguaci di Hezbollah ai servizi segreti di Israele. In effetti lo stile è quello, ma c'è stata una novità: Israele, che non smentisce mai e semmai rivendica, poche ore dopo l'attentato ha emesso un comunicato per negare qualsiasi coinvolgimento.

Difficile in ogni caso non vedere in quanto accade in Libano la mano dell'Arabia Saudita, che da molti anni (basta ricordare l'uccisione dell'ex premier Hariri...) contende all'Iran (sempre più indirettamente) e al suo alleato Hezbollah (sempre più direttamente) il controllo del Paese dei cedri. Ma sarebbe più preciso dire che lo scontro regionale tra sciiti e sunniti (di cui anche i fatti siriani e iracheni sono parte) è ormai approdato anche in Libano, Paese che negli ultimi anni pareva aver trovato, all'ombra del predominio di Hezbollah, una sua (perversa?) stabilità.  



Questi e altri temi di esteri anche su fulvioscaglione.com

07 dicembre 2013

 
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