logo san paolo
domenica 28 maggio 2023
 

«Caro Paul McCartney, ma quanto mi costa il tuo concerto!»

Paul McCartney (foto Ansa)
Paul McCartney (foto Ansa)

Stimatissimo don Antonio, le scrivo per comunicarle la mia delusione relativa al concerto di Paul McCartney a Lucca. Seguo quest’artista da quando frequentavo le medie e avrei voluto vederlo esibirsi, considerando anche che è anziano e difcilmente tornerà in Italia. Spero che nella sua rubrica possa occuparsene, anche se Paul non è cattolico (nella biografia La versione di Paul si legge che è agnostico). Il biglietto meno caro costa sui 120 euro, posto in piedi. Su un sito di prevendita il costo è di 98 euro, ma un click dopo l’altro sale a 120: circa 5 euro di Iva, 5 per il rimborso in caso di mancata partecipazione, 10 per la spedizione. Siccome la musica è considerata cultura, i prezzi dovrebbero essere accessibili a tutti. Io, per esempio, non me lo posso permettere: dovrei anche spendere altro denaro per il viaggio in treno e per una camera di hotel.

FABIO

Caro Fabio, capisco il tuo disappunto. Per quanto riguarda Paul McCartney, lo conosco solo come componente dei Beatles e non ho mai seguito la sua carriera solista. Comunque, è senz’altro un grande musicista e il suo concerto merita di essere seguito. Anche perché oggi i concerti quasi sempre sono dei veri e propri eventi, spettacoli di luce, suoni e coreografie. Questo spiega anche, almeno in parte, l’alto costo dei biglietti. Non c’è solo l’artista che suona con la sua band, ma anche l’apparato di sicurezza, i tecnici, le attrezzature da montare e smontare, le luci, il trasporto. Insomma, la “macchina” di un concerto è molto complessa e costosa. D’altra parte, lo spettacolo di un’opera lirica alla Scala non è che costi di meno. Circa le prevendite dei biglietti, le agenzie si fanno ben pagare il servizio. C’è a volte anche il fenomeno della scomparsa in breve tempo dei biglietti, messi poi in vendita a prezzi assurdi su altri circuiti (di questo si è occupato anche l’Antitrust). Che fare allora? Si può ascoltare la propria musica preferita a casa, mentre per lo spettacolo dal vivo si deve fare una scelta: forse uno o due concerti all’anno, benché costosi, ce li si può permettere


12 dicembre 2019

 
Pubblicità
Edicola San Paolo