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domenica 06 ottobre 2024
 
Libri, il buono e il cattivo Aggiornamenti rss Paolo Perazzolo
Responsabile del desk Cultura e spettacoli

Che cos'è la guerra? (2) Ve lo spiega Doerr

Nell'ultimo blog ci eravamo chiesti "Che cos'è la guerra?" e ci aveva risposto Jean Echenoz con il suo '14. Oggi riproponiamo lo stesso interrogativo e a risponderci è l'americano Anthony Doerr con il suo Tutta la luce che non vediamo (Rizzoli). 

Tanto era scarno ed essenziale Echenoz, quanto è "generoso" Doerr: poco più di cento pagine il primo, oltre 500 il secondo. Cinquecento pagine che - sua chiaro - non indulgono affatto alla retorica o in lunghezze inutili. Semplicemente si tratta di due stili diversi. E altrettanto efficaci.

Echenoz aveva costruito la sua storia in relazione alla prima guerra mondiale; Doerr invece la ambienta prima, durante e dopo il secondo conflitto mondiale. Sono protagonisti due bambini: Werner, tedesco, che vive con la sorella Jutta in un orfanotrofio vicino alle miniere, dove hanno perso la vita i loro genitori; e Marie-Laure, francese, cieca a causa di una malattia degenerativa, che vive a Parigi con il papà - la mamma è morta -, fabbro al Museo di storia naturale. 

Werner ha un talento naturale e straordinario per costruire e riparare le radio, grazie, o forse a causa del quale finisce in una scuola d'élite della gioventù hitleriana, dove, accanto all'amico Friedrich, subisce una formazione terribile alla violenza, alla legge del più forte, al primato della patria sulla persona. La guerra sta per raggiungere Parigi e Marie-Laure e il padre sono costretti a lasciare la città, trovando infine approdo a Saint-Malo, nella casa vicino al mare del prozio. Con loro portano un diamante dal valore inestimabile, di proprietà del museo dove lavorava il padre della ragazza, rinchiuso in un modellino costruito dal genitore per permettere alla figlia non vedente di muoversi da sola. 

Le sorti dei due bambini per lunghi anni non si intrecciano, anche se, tra di loro, esiste un misterioso legame:
Werner e la sorellina ascoltavano nell'orfanotrofio i programmi di divulgazione scientifica trasmessi dal nonno di Marie-Laure dalla casa di Saint-Malo... Prima però che avvenga l'incontro, l'agnizione fra i due ragazzi, Werner compirà o sarà costretto a fare una serie di scelte che, nel fondo del cuore, percepisce come altrettanti tradimenti: verso la sorella, verso l'amore per la Francia, verso l'amico Friedrich... Intanto Marie-Laure dovrà lasciar partire il papà, chiamato a riportare il prezioso diamante a Parigi, ma intercettato e imprigionato dai tedeschi prima di arrivare a destinazione.

La guerra infuria. Lo strapotere nazista subisce contraccolpi, gli alleati avanzano. Saint-Malo sarà uno dei fronti più esposti alla "riconquista" della coalizione anti-germanica e, col passare dei giorni, i bombardamenti americani sulla magnifica cittadina si intensificano (storicamente, la città è stata devastata dalle bombe sganciate dagli aerei americani, e poi ricostruita rispettando le architetture originarie). 

Ormai Werner e Marie-Laure sono pronti per incontrarsi.
Il lettore scoprirà come. A noi resta solo da dire che per il ragazzino tedesco conoscere Marie-Laure sarà l'occasione per riscattare la sequela di tradimenti che avevano costellato la sua vita disgraziata. Per una volta, la sua passione per le radio, le sue eccezionali conoscenze tecniche diventeranno uno strumento di salvezza e di vita, non più di condanna e di morte.  

Muovendosi con maestria nel tempo - dal 1934 ai nostri giorni, avendo come fulcro gli anni della seconda guerra mondiale - l'americano Anthony Doerr costruisce una storia affascinante, ricca di personaggi, episodi, descrizioni, evocazioni.

Che cos'è, dunque la guerra? Werner, protagonista assoluto di questo toccante romanzo insieme a Marie-Laure, potrebbe rispondere: rinnegare se stessi, i propri affetti, per seguire un desiderio personale, fino a rovesciare tutto, all'ultimo passo. Marie-Laure, da parte sua, potrebbe invece dire: guerra è resistere, perdere i beni e  le persone più care, sperare infine in un cuore buono...


11 novembre 2014

 
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