Oggi commentiamo il Vangelo di Luca 1,2, dove viene annunciata la nascita di Gesù per prendere Maria come modello dell'autentico discepolo. L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazareth, che all'epoca era un borgo sconosciuto.
Già solo questa scelta mi fa pensare per tutti noi che quando ci sentiamo ai margini della vita e della società, sappiamo di non essere mai ai margini del cuore di Dio, che sceglie proprio Nazareth per realizzare la sua più grande promessa grazie al sì di questa vergine di nome Maria. L’angelo saluta la giovane ragazza con queste parole: “Ti saluto, piena di grazia! Il Signore è con te!” La parola “piena/ricolma di grazia” in greco è kecharitoméne. Un annuncio che Dio fa tutti noi perché ogni qualvolta ci incontra vuole ricolmarci in pienezza del suo Amore e della sua Grazia!
L’angelo poi le dice:
“Non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”.
E annuncia che concepirà un figlio, il futuro Messia, diventando “madre di Dio”. Questa espressione - “non temere” - ricorre nella Bibbia ben 365 volte, il che significa in qualche modo che Dio tutti i giorni vuole dirci: “Non avere paura! Anche di fronte agli imprevisti, a ciò che ti posso chiedere, non temere mai, perché Io sono con te!”.
Un altro aspetto che ci ci può rincuorare è che Maria “fu turbata”, anche lei sperimenta smarrimento, paura e turbamento; ma è anche coraggiosa perché pone delle domande: “Come è possibile? Come può avvenire questo? Io non conosco uomo”.
All'epoca questa espressione significava non avere rapporti coniugali con un uomo perché era promessa sposa, fidanzata nel senso di aver già celebrato metà del matrimonio ebraico, ma non completato nella seconda parte dopo la quale avrebbe potuto avere una relazione. L'angelo annuncia che l'ombra di Dio, la potenza di Dio, lo Spirito Santo avrebbe realizzato questo mistero d’Amore. E lei si fida e affida alle parole dell’angelo che la rincuora dicendole: “Nulla è impossibile a Dio”.
Guardando a Maria come modello, possiamo essere spaventati, impauriti, fare tutte le domande che abbiamo nel cuore a Dio, ma poi impariamo a fidarci di Dio, dei suoi disegni, sapendo che in Lui non dobbiamo temere e che nulla è impossibile a Dio. Maria alla fine dice: “Avvenga in me secondo la tua parola. E l'angelo partì da lei”. L’angelo parte da quel suo sì. Dio vuole realizzare qualcosa di grande con te, con me, con ciascuno di noi e attende solo il nostro sì d’amore. Impariamo da Maria a fidarci e a non temere, per dire un sì dal quale partirà una storia unica d’Amore!