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giovedì 20 marzo 2025
 

Coronavirus, i pericoli legati al negazionismo

Caro direttore, «l’uomo crede più facilmente ciò che desidera sia vero» (Francis Bacon). Mi è venuta in mente questa frase a proposito di chi nega l’esistenza del virus e asserisce trattarsi di un complotto, ideato dalle superpotenze internazionali (e dalle industrie farmaceutiche, per i vaccini). È triste sentire queste affermazioni. Con la comunicazione di massa si è indebolito il principio di autorità. Ma il diritto di parola, sacrosanto, non va confuso con l’autorevolezza. Il concetto di autorità richiama quello di competenza. Altrimenti quanto si ha diritto di dire, scade inevitabilmente nella “chiacchiera da bar”. La rete informatica dei contatti sociali ha sostituito l’incontro all’osteria di paese e ha amplificato, nel bene e nel male, ciò che in essa si dice, dando il diritto di parola a tutti, su tutto e in tutti gli ambiti. Coinvolgendo anche settori di primaria importanza, come quelli sanitario ed educativo. L’intervenire senza prendere atto della propria ignoranza e inadeguatezza dà l’impressione di poter contare, e valere. In realtà fa perdere una grande opportunità: acquisire una corretta e approfondita informazione. Faticosamente ottenuta da chi dedica, con un quotidiano impegno, tutta la sua intelligenza ed energia a migliorare la condizione umana di tutti.

LUIGI MAGNANI

Credo che sia necessario un certo equilibrio: tutti hanno diritto alla parola, ma sono necessari anche competenza e l’umiltà di ascoltare, apprendere, e tacere su quanto non si conosce; non basta poi l’autorità, perché servono anche le prove di quanto si afferma. Un altro problema riguarda la dif-ficoltà di discernere le fonti valide. Gli stessi organi di informazione, a volte, aumentano la confusione perché propongono titoli acchiappa-clic, o danno visibilità a notizie non verificate. Anche gli esperti talvolta parlano a sproposito, dando l’idea che un’ipotesi sia già una certezza scientifica. In questa “selva oscura” siamo chiamati a discernere con sapienza le fonti attendibili, a confrontare le notizie, a non lasciarci prendere dal panico e a fidarci delle istituzioni. Eviterei anche troppe informazioni, per non fare indigestione e cadere nell’angoscia.


02 aprile 2021

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